2.2 Diesel Olio 0W20 oppure 0W30

180 cv e 210 cv sono uguali solo nella versione AWD del 180, dove non è altro che il 210 cv depotenziato. La versione RWD ha codice diverso.
Sì, ma visto che Alfa non prescrive tipologie diverse di olio fra AWD e RWD è sufficiente sapere che la 180 e 210 AWD hanno lo stesso codice. Tra l'altro l'AWD ha una coppa dell'olio diversa rispetto alla RWD, perché ci passa in mezzo un semiasse a differenza della RWD, quindi il codice cambia per forza.
 
quello che ci interessa di un olio nel motore è che sia sempre garantita la presenza di un adeguato film lubrificante tra le parti in movimento, se il film si rompe i due elementi metallici si toccano e si verifica il disastro. La temperatura è un grande nemico del film lubrificante ed altrettanto lo è la pressione tra le parti in movimento. In questo senso potremmo ipotizzare che un olio 10w60 se la caverà meglio di uno 0w20, ma a cambiare le carte in tavola intervengono gli additivi sempre più evoluti.
Gli olii sintetici con pacchetti di additivi evoluti funzionano secondo il principio della riduzione relativa della resistenza allo scorrimento dell'olio allorchè sottoposti ad elevate velocità di scorrimento tra le superfici. Anche in queste condizioni di riduzione della resistenza allo scorrimento i super additivi continuano a garantire la continuità del film lubrificante.
Ovviamente questa magia che riduce gli attriti rendendo felici i costruttori e garantisce comunque l'integrità del film lubrificante funziona solo se l'olio ha i suoi super additivi integri, non funziona più se gli additivi degradano per effetto delle diluizioni di gasolio e dei residui di combustione che finiscono nell'olio.
Non è che l'olio 0w20 invecchiato diventi acqua, casomai sembra acqua proprio quando è nuovo, è che riduce quelle caratteristiche speciali effetto dei super additivi e non riesce più a garantire, malgrado la densità ridotta, un valido film lubrificante tra le parti in scorrimento.
Un olio meno tecnologico garantisce la persistenza del film lubrificante in buona parte grazie alla sua densità di base e dipende molto meno dagli additivi per continuare a funzionare bene nel tempo.
Risultato finale è che nessuno può sostenere che uno 0w20 produca più usura meccanica del motore, purtroppo però questo è vero fintanto che il pacchetto di super additivi continua a funzionare bene. Il grande limite degli olii superadditivati è che sono perfetti appena immessi in coppa, ma con il tempo perdono più facilmente le caratteristiche che li rendono ottimi lubrificanti.
 
Nella discussione si e' tenuto conto di tutto meno di come viene utilizzata l'auto. Un olio con 10k fatti in citta avra un'usura paragonabile a 20k fatti in autostrada in 8A marcia a 1500 giri. Anche solo prendendo in considerazione le rigenerazioni , in citta si fanno il 30-40% di km in meno, tra una rigenerazione e l'altra.Ecco perche il LUM prescrive 20k o 1 anno a seconda di chi arriva prima. Mi fanno ridere i santoni , specie i filmati di YT dove per qualche visualizzazione in piu', si afferma tutto e il suo contrario. I fatti sono che NESSUNO e' in grado di dire con analisi alla mano e non con chiacchiere di quanto si degradino i famosi additivi. L'unica certezza e' fare i cambi olio regolari , anticiparli se si sfrutta il motore o se si fa tanta citta' e tenere d'occhio le rigenerazioni.
 
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Quindi se lo 0w30 è adatto allo stesso motore più "tirato", come può danneggiare la versione con meno potenza?
Appunto ... Anche perché il banco è lo stesso 🤣
Per esempio il sottobasamento e' dimensionato in maniera piu' consistente/robusta nel 210 Cv proprio per gestire i maggiori Cv rispetto alla versione da
180 Cv..
Di questo ne sono sicuro perche' parlai all'epoca con un collaudatore della VM Motori di Cento conosciuto per avere parcheggiato una Giulia da test davanti al bar che frequento e che si era fermato per una pausa caffe?.
Ebbene la VM all'epoca aveva ricevuto incarico da FCA Torino per eseguire i test di collaudo sui primi motori 210 Cv che avevano prodotto per fare i test su strada e fare eventuali miglioramenti in produzione prima della commercializzazione.
Io lavoro in VM dal 2005😅
 
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Grazie, gli ultimi contributi di @Arom88 sono davvero interessanti e oggettivi.
Confermo che il motore può partire con pompa tarata sulla minima portata.
 
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Nella discussione si e' tenuto conto di tutto meno di come viene utilizzata l'auto. Un olio con 10k fatti in citta avra un'usura paragonabile a 20k fatti in autostrada in 8A marcia a 1500 giri. Anche solo prendendo in considerazione le rigenerazioni , in citta si fanno il 30-40% di km in meno, tra una rigenerazione e l'altra.Ecco perche il LUM prescrive 20k o 1 anno a seconda di chi arriva prima. Mi fanno ridere i santoni , specie i filmati di YT dove per qualche visualizzazione in piu', si afferma tutto e il suo contrario. I fatti sono che NESSUNO e' in grado di dire con analisi alla mano e non con chiacchiere di quanto si degradino i famosi additivi. L'unica certezza e' fare i cambi olio regolari , anticiparli se si sfrutta il motore o se si fa tanta citta' e tenere d'occhio le rigenerazioni.
Infatti un'altro punto fondamentale è proprio quello. In letteratura scientifica esistono studi sull'effettiva durata degli oli, ma per quanto si possa simulare un ciclo di utilizzo globale, è difficile ipotizzare cosa succeda poi quando la vettura va nelle mani degli utenti, con i più svariati modi di utilizzo.
Ho trovato un interessante studio in cui si testano al banco 10 oli: 4 0W20 Acea C5 e 6 0W30 ACEA C2 (non riporta le marche), simulando un ciclo di utilizzo gravoso di 30k km. Devo ancora leggerlo approfonditamente ma dalle conclusioni risulta che su 10, solo 2 (uno 0W20 ed uno 0W30) non raggiungono l'obiettivo, provocando problemi di surriscaldamento del turbo attorno alle 200h (circa 20k km simulati), mentre altri 4 raggiungono i 30k km con significative carenze nelle capacità di gestire gli acidi e l'ossidazione, ma mantenendo parametri di viscosità accettabili.
Per chi vuole leggersi lo studio lascio il link: https://yadda.icm.edu.pl/baztech/el...b/c/Sala_Weglarz_Suchecki_Analysis_4_2023.pdf

Aggiungo che negli USA non è cosa rara prelevare campioni di olio e spedirli ai laboratori per analisi, per cui è possibile trovarne di interessanti sui forum americani. Ovviamente anche se sono analisi di laboratori certificati resta il dubbio di chi manda l'olio e pubblica poi i dati, che non hanno certo la validità di uno studio scientifico validato.
Per curiosità ne riporto qui 2, entrambe di uno 0W20 su motori BMW a benzina:
Questo a circa 10k km ha tutti i parametri in linea con quanto richiesto
1724850452578.jpeg

Questo invece ha circa 16k km ma presenta ancora i parametri a posto
1724850512506.jpeg

Volendo trarne alcune indicazioni utili:
- Il principale nemico degli oli sono la contaminazione da carburante e l'ossidazione;
- Fino a (circa) 10k km è ragionevole ritenere che l'olio garantisca ciò che deve garantire indipendentemente dall'utilizzo;
- Oltre i 10k km (circa) è opportuno valutare se il proprio utilizzo dell'auto possa incidere oltremodo sulla contaminazione da carburante o sull'ossidazione (invecchiamento) ed in caso prevedere cambi olio più ravvicinati.
- In ogni caso evitare di superare gli intervalli limite previsti dai piani di manutenzione.
 
Infatti un'altro punto fondamentale è proprio quello. In letteratura scientifica esistono studi sull'effettiva durata degli oli, ma per quanto si possa simulare un ciclo di utilizzo globale, è difficile ipotizzare cosa succeda poi quando la vettura va nelle mani degli utenti, con i più svariati modi di utilizzo.
Ho trovato un interessante studio in cui si testano al banco 10 oli: 4 0W20 Acea C5 e 6 0W30 ACEA C2 (non riporta le marche), simulando un ciclo di utilizzo gravoso di 30k km. Devo ancora leggerlo approfonditamente ma dalle conclusioni risulta che su 10, solo 2 (uno 0W20 ed uno 0W30) non raggiungono l'obiettivo, provocando problemi di surriscaldamento del turbo attorno alle 200h (circa 20k km simulati), mentre altri 4 raggiungono i 30k km con significative carenze nelle capacità di gestire gli acidi e l'ossidazione, ma mantenendo parametri di viscosità accettabili.
Per chi vuole leggersi lo studio lascio il link: https://yadda.icm.edu.pl/baztech/el...b/c/Sala_Weglarz_Suchecki_Analysis_4_2023.pdf

Aggiungo che negli USA non è cosa rara prelevare campioni di olio e spedirli ai laboratori per analisi, per cui è possibile trovarne di interessanti sui forum americani. Ovviamente anche se sono analisi di laboratori certificati resta il dubbio di chi manda l'olio e pubblica poi i dati, che non hanno certo la validità di uno studio scientifico validato.
Per curiosità ne riporto qui 2, entrambe di uno 0W20 su motori BMW a benzina:
Questo a circa 10k km ha tutti i parametri in linea con quanto richiesto
Visualizza allegato 275117
Questo invece ha circa 16k km ma presenta ancora i parametri a posto
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Volendo trarne alcune indicazioni utili:
- Il principale nemico degli oli sono la contaminazione da carburante e l'ossidazione;
- Fino a (circa) 10k km è ragionevole ritenere che l'olio garantisca ciò che deve garantire indipendentemente dall'utilizzo;
- Oltre i 10k km (circa) è opportuno valutare se il proprio utilizzo dell'auto possa incidere oltremodo sulla contaminazione da carburante o sull'ossidazione (invecchiamento) ed in caso prevedere cambi olio più ravvicinati.
- In ogni caso evitare di superare gli intervalli limite previsti dai piani di manutenzione.
rispetta in pieno cio che penso e cio che dice il LUM: se fai citta 10k km non arrivi nemmeno a farli in un anno. Se fai tanta autostrada e statale puoi allungare l'intervallo chilometrico anche perche avrai fatto molte meno rigenerazioni e soprattutto le avrai completate. Alla fine basta rispettare semplici accorgimenti come un'app che ti segnala quando rigenera...
 
Per esempio il sottobasamento e' dimensionato in maniera piu' consistente/robusta nel 210 Cv proprio per gestire i maggiori Cv rispetto alla versione da
180 Cv..
Di questo ne sono sicuro perche' parlai all'epoca con un collaudatore della VM Motori di Cento conosciuto per avere parcheggiato una Giulia da test davanti al bar che frequento e che si era fermato per una pausa caffe?.
Ebbene la VM all'epoca aveva ricevuto incarico da FCA Torino per eseguire i test di collaudo sui primi motori 210 Cv che avevano prodotto per fare i test su strada e fare eventuali miglioramenti in produzione prima della commercializzazione.

Il sottobasamento è dimensionato in misura differente in quanto ha due fori per il passaggio del semiasse anteriore, assente per ovvi motivi sulle versioni RWD.

Tale passaggio implica:

- ridimensionamento della coppa con conseguente aumento della capacità in quanto si vengono a creare come due serbatoi
- "irrobustimento" della coppa per via della differente conformazione della coppa

La maggiore potenza del motore non c'entra nulla

Mi permetto di esprimere, argomentando, alcune considerazioni su quanto letto nei post precedenti:

- Data la complessità degli oli moderni, è riduttivo ed insufficiente ragionare solo in termini di viscosità per definire la protezione, di seguito il risultato di un recente test scientifico in cui uno 0W12 supera in tutto (prove di laboratorio e test sul motore al banco) uno 0W20 ed un 5W30 presi come riferimento. Ad indicare come gli additivi ormai abbiano un ruolo chiave.
Per chi vuole leggersi tutto lo studio, può trovarlo qui: Using Ionic Liquid Additive to Enhance Lubricating Performance for Low-Viscosity Engine Oil (Journal Article) | OSTI.GOV
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- I test sugli oli che girano su youtube lasciano il tempo che trovano, se si vuole fare uno studio realmente valido, occorrono strumenti di prova e di misura (tribometri) che costano decine di migliaia di € e richiedono personale qualificato. Per cui vuole approfondire lascio il link di un produttore, che tra l'altro riporta un test di prova dell'usura sulla gonna di un pistone: dal test (eseguito con un olio 10W30) emerge che i maggiori segni di usura si sono verificati con l'olio freddo ed a causa della troppo elevata viscosità, che ha reso impossibile un'uniforme diffusione del velo d'olio su tutta la superficie. Usura che cala molto quando l'olio riduce la sua viscosità arrivando alla temperatura d'esercizio. Questo la dice lunga su come la fase di avviamento a freddo sia molto delicata (molto di più che il funzionamento a caldo) e che cambiare "a sentimento" la gradazione a freddo rispetto a quanto previsto possa potenzialmente far danni.
Qui il link del test: Test di usura dei pistoni - NANOVEA

- Non è vero che gli oli a bassa viscosità con "clima caldo e sotto sforzo" diventano "acqua", perchè con l'efficienza raggiunta dai sistemi di raffreddamento, nei motori stradali l'olio lavora sempre tra i 90°C ed i 110°C, anche sotto massimo sforzo, ed indipendentemente dalle condizioni climatiche, per cui avrà né più né meno che la viscosità a caldo prevista dal costruttore.

- Non è vero che gli oli sono tutti uguali, proprio perchè sono un composto complesso di additivi chimici, possono avere differenze di comportamento importanti, specie considerando l'enorme varietà di materiali con cui si trova ad avere a che fare in un motore moderno (metalli, plastiche, filto-carta, gomma, ecc) alcuni additivi possono non essere compatibili con determinati materiali, ma questo può saperlo solo il costruttore che di conseguenza rilascia una specifica tecnica da seguire per la scelta dell'olio. Inoltre si può notare come a parità di prodotto e di classe di viscosità, praticamente tutti i produttori di olio abbiano diverse varianti con le singole approvazioni delle case.

In considerazione di tutto questo e di molte altre cose che da ignorante in materia, appunto ignoro, personalmente resto dell'idea di seguire sempre le prescrizioni del costruttore, intese come specifica tecnica (Fiat 9.55535-DS1 e DSX per i 2.2 Alfa a seconda delle versioni) e classe ACEA.
Sulla marca se si vuole uscire dall'ambito Selenia, sicuramente esistono molti prodotti altrettanto validi, che soddisfano queste specifiche.
Infine sulla durata: è indubbio che la casa indichi intervalli di sostituzione che sono un compromesso tra durata, costi, omologazioni antinquinamento, ecc. ed è altrettanto indubbio che ridurre gli intervalli non presenta alcuna controindicazione se non economica, ma per dire quanto effettivamente possa durare l'olio occorrono specifiche analisi di laboratorio, appena avrò un po' di tempo per raccogliere qualche documento in merito farò un altro messaggio dedicato.

Infatti un'altro punto fondamentale è proprio quello. In letteratura scientifica esistono studi sull'effettiva durata degli oli, ma per quanto si possa simulare un ciclo di utilizzo globale, è difficile ipotizzare cosa succeda poi quando la vettura va nelle mani degli utenti, con i più svariati modi di utilizzo.
Ho trovato un interessante studio in cui si testano al banco 10 oli: 4 0W20 Acea C5 e 6 0W30 ACEA C2 (non riporta le marche), simulando un ciclo di utilizzo gravoso di 30k km. Devo ancora leggerlo approfonditamente ma dalle conclusioni risulta che su 10, solo 2 (uno 0W20 ed uno 0W30) non raggiungono l'obiettivo, provocando problemi di surriscaldamento del turbo attorno alle 200h (circa 20k km simulati), mentre altri 4 raggiungono i 30k km con significative carenze nelle capacità di gestire gli acidi e l'ossidazione, ma mantenendo parametri di viscosità accettabili.
Per chi vuole leggersi lo studio lascio il link: https://yadda.icm.edu.pl/baztech/el...b/c/Sala_Weglarz_Suchecki_Analysis_4_2023.pdf

Aggiungo che negli USA non è cosa rara prelevare campioni di olio e spedirli ai laboratori per analisi, per cui è possibile trovarne di interessanti sui forum americani. Ovviamente anche se sono analisi di laboratori certificati resta il dubbio di chi manda l'olio e pubblica poi i dati, che non hanno certo la validità di uno studio scientifico validato.
Per curiosità ne riporto qui 2, entrambe di uno 0W20 su motori BMW a benzina:
Questo a circa 10k km ha tutti i parametri in linea con quanto richiesto
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Questo invece ha circa 16k km ma presenta ancora i parametri a posto
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Volendo trarne alcune indicazioni utili:
- Il principale nemico degli oli sono la contaminazione da carburante e l'ossidazione;
- Fino a (circa) 10k km è ragionevole ritenere che l'olio garantisca ciò che deve garantire indipendentemente dall'utilizzo;
- Oltre i 10k km (circa) è opportuno valutare se il proprio utilizzo dell'auto possa incidere oltremodo sulla contaminazione da carburante o sull'ossidazione (invecchiamento) ed in caso prevedere cambi olio più ravvicinati.
- In ogni caso evitare di superare gli intervalli limite previsti dai piani di manutenzione.

Finalmente dati oggettivi ed inconfutabili e misurazioni strumentali da laboratorio, non chiacchere da bar dello sport. E CVD la realtà è sempre ben diversa da come la si racconta al bar.
 
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