Rendere più performante l'impianto frenante dell'alfa romeo 75

Re: Alfa 75 - Buon impianto frenante aftermarket

giustissimo il tuo discorso, io al massimo mi sono orientato su ricambia aftermarket ma omologati per uso stradale, tipo disci baffati ma certificati TUV anche se in italia a volte fanno rogne anche su quelli.Qui nel forum è bello parlare di tecnica pura ( senza pensare al legale, quindi come tu dici slo per un utilizzo in pista)etc , Sul discorso di fatiche e carichi di rotture non mi sbilancio ma qualche staffa per freni moto lho fatta , solo per pista, e debbo dire che hai perfettamente ragione: a titolo dui prova disegnai la mia staffa con un programmino semi ingegneristico che simula anche le torsione e carichi, e tra un tipo di alluminio e un altro c'erano delle belle differenze!! figuriamoci su viti o se le staffe non rispettano parallelismi e altro... molto pericoloso.

tornando a noi mi sorge spontaneo chiedere: con la pompa 164 si avrebbero miglioramenti mantenendo l'impianto di serie, qualcuno di voi ha già testato?
con la pompa della 164 cambi i rapporti tra il pistone della pompa e i pistoni delle pinze, quindi con la pompa piu grande sposti piu liquido a paritta di spostamento del pedale , ma facendo piu fatica,

quindi avrai il pedale che va meno giu, ma sara leggermente piu pronto e piu duro, la frenata rimane uguale

il rapporto tra i pistoni fai conto che è come una leva, cambiano le lunghezze del braccio della potenza rispetto a quello della resistenza
 
Re: Alfa 75 - Buon impianto frenante aftermarket

ma con la pompa originale vanno bene o è meglio sostituirla... per il montaggio staffe o montano sugli attacchi originali ( non penso)

con le pinze del 166 radiali va bene la pompa originale, con quelle del clio mi han detto di montarla maggiorata
 
Re: Alfa 75 - Buon impianto frenante aftermarket

con le pinze del 166 radiali va bene la pompa originale, con quelle del clio mi han detto di montarla maggiorata
basta fare il calcolo della sezione dei pistoni e fare un confronto rispetto all originale
 
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Re: Alfa 75 - Buon impianto frenante aftermarket

il brutto fatto resta che su strada non si gira.. o meglio si rischia. bisognerebbe lavorare su pinza standard pasticche e disci buoni, tubi in treccia e magari tenere l olio un pò più fresco e non magari come accade cambiarlo ogni milione di km..
 
Re: Alfa 75 - Buon impianto frenante aftermarket

non si fa niente con i dischi originali.. sulle saxo/106 stradali montano i 266 e la vettura pesa 700 kg.. noi su quasi il doppio abbiamo gli stessi mm di disco :smiley_001:
 
Re: Alfa 75 - Buon impianto frenante aftermarket

Scusate, non comprendo molto la necessità di sostuire pinze xxxxxxxxxx, dischi forati, tubi aeronautici e dischi volanti... soprattutto per un impiego non agonistico. Nelle vecchie prove quattroruote le 75 da 100km/h si fermavano da 44m a 46m circa, risultato eccellente per l'epoca e discreto ancora oggi. Una grande punto 1.3 m jet 16v si ferma in 46.5 m con dischi autoventilanti ed abs...... sulla modulabilità della 75 poi è un altro discorso. Io opterei semplicemente per la sostituzione dei vecchi dischi con dei dischi nuovi originali, sostituire i tubi, sostituire l'olio con un dot 5 per non trovarsi alla sesta frenata al limite con il pedale a fondo corsa. Stop.
 
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Re: Alfa 75 - Buon impianto frenante aftermarket

Scusate, non comprendo molto la necessità di sostuire pinze della xxxxxx, dischi forati, tubi aeronautici e dischi volanti... soprattutto per un impiego non agonistico. Nelle vecchie prove quattroruote le 75 da 100km/h si fermavano da 44m a 46m circa, risultato eccellente per l'epoca e discreto ancora oggi. Una grande punto 1.3 m jet 16v si ferma in 46.5 m con dischi autoventilanti ed abs...... sulla modulabilità della 75 poi è un altro discorso. Io opterei semplicemente per la sostituzione dei vecchi dischi con dei dischi nuovi originali, sostituire i tubi, sostituire l'olio con un dot 5 per non trovarsi alla sesta frenata al limite con il pedale a fondo corsa. Stop.
forse la tua 75 essendo 1.6 ha una frenata accettabile rispetto alle prestazioni, ma con motori piu potenti la frenata è decisamente sottodimensionata.Il problema maggiore , secondo me è che la frenata non è mai costante, vi è la volta che frena bene e la volta che frena meno, questo anche se l impianto è in ordine e con le pastiglie registrate.La mia con le modifiche che ho descritto prima ora frena come una vettura moderna, ma niente di che.Tieni conto che una vettura moderna che ha 150 cv ha almeno dischi da 280mm, piu o meno come quelli che ho messo io
Prima mi capitava di rischiare dei tamponamenti o frenate al limite anche con andature turistiche, specie per la non prontezza dell impianto
 
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Re: Alfa 75 - Buon impianto frenante aftermarket

Scusate, non comprendo molto la necessità di sostuire pinze della xxxxxx, dischi forati, tubi aeronautici e dischi volanti... soprattutto per un impiego non agonistico. Nelle vecchie prove quattroruote le 75 da 100km/h si fermavano da 44m a 46m circa, risultato eccellente per l'epoca e discreto ancora oggi. Una grande punto 1.3 m jet 16v si ferma in 46.5 m con dischi autoventilanti ed abs...... sulla modulabilità della 75 poi è un altro discorso. Io opterei semplicemente per la sostituzione dei vecchi dischi con dei dischi nuovi originali, sostituire i tubi, sostituire l'olio con un dot 5 per non trovarsi alla sesta frenata al limite con il pedale a fondo corsa. Stop.
Sono daccordo, tranne che sul liquido freni. La casa prescrive la sostituzione ogni 40.000 Km o tassativamente OGNI anno (v. manuale officina e libretto uso e manutenzione!) : quanti lo fanno? E va usato il DOT 4. Se uno non conosce i liquidi freni o si informa o si trova nei guai (ho tribolato per anni con le moto per dei meccanici incompetenti.. e dopo tante spese e arrabbiature ho risolto tornando al DOT4 prescritto, che cambio da me).
Il DOT 5.0 è incompatibile (= danni grossi: scioglie le tenute, p es negli impianti Brembo nati per il DOT4, e davanti il TS ha pinze Brembo) con gli impianti nati per il DOT 4 , mentre il DOT5.1 è compatibile, ma è molto più aggressivo nei confronti delle tenute e ha solo una temperatura di ebollizione pochino più alta, ma è molto più igroscopico, una delle fonti tra le altre era il sito Brembo moto di qualche anno fa, ma si trova anche su articoli di Mototecnica (e immagino la consorella Autotecnica) .
I dettagli li avevo scritto al post 14 di questa discussione mesi fa: https://forum.clubalfa.it/impianto-frenante/27361-sondaggio-liquido-dei-freni-2.html
Informatevi bene, sono cose note si trovano su internet da anni. Quando scoprii l'errore del meccanico tolsi da me il liquido e vidi che era scuro e c'erano pezzi gomma: le tenute sciolte. Quindi se non si seguono le prescrizioni si dovrebbe sapere cosa si usa e non farlo solo per seguire le mode (e danneggiare pompe, pinze e ripartitori).

Per il resto, secondo me, non è un problema di prestazioni delle varie cilindrate di 75 (perchè da nuove gli spazi di frenata delle varie 75 erano simili a pari velocità), ma di testa di chi guida. Io ho diverse moto di periodi diversi e quando salgo sopra mi riprogrammo, e considero oltre alla diversa posizione di comandi, etc. anche gli spazi di frenata che variano con il decennio di produzione.

Non bisogna mai dimenticare che stiamo parlando di auto che hanno il doppio degli anni per cui erano state pensate e come tali vanno rispettate.
A qualcuno è capitato anche di trovarsi con la 75 appena presa usata che non teneva la strada... perchè l'attacco dell'ammortizzatore era staccato dalla scocca: questo da un'idea di quanto in passato possano esser state maltrattte e di quanto possano aver bisogno ci cure.
Se si potenziono i freni si aumentano le sollecitazioni su tutto il resto che è materiale sottratto a molte capmagne di rottamazioni (quando presi la 75 nel '98 mi dissero che al avevo salvata dalla rottamazione, ma poi molte altre campagne si sono succedute, e molti Km più ha fatto).

Se si "potenziono" i freni con dischi di maggior diametro e pinze maggiorate si aumentano le sollecitazioni su tutto il resto: è tutto materiale nuovo (come nelle auto di questo millennio che spesso sono prese a paragone) o roba che doveva esser già stata buttata 10 anni fa?

Considerate che per le gare di auto storiche la normativa CSAI - FIA obbliga al controllo dell'assenza di cricche (crack test) sulle sospensioni ed altri componenti fondamentali per la sicurezza, p. es. con una ricerca sul web ho trovato:
Officina Luigi Moreschi | Macchine da corsa | Moreschi motorsport
http://www.moreschi.info/pdf/cack_test_fia.pdf
Controlli non distruttivi / Crack test FIA | Facebook

I liquidi penentranti trovano le cricche superficiali, ma per i difetti interni andrebbero fatte delle radiografie.
 
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Salve ragazzi,

Ho letto qualche discussione sul forum ma non sono riuscito a condensare notizie sufficienti riguardo a ciò che vorrei fare.
Ho cominciato ad usare la mia 75 in trackday o eventi vari in pista. Non sto stravolgendo l'auto perchè vorrei comunque avere un margine di usabilità per qualche passeggiata il fine settimana o qualche rapina durante i giorni feriali.
La prima cosa che vorrei elaborare del mio mezzo (ancora totalmente stock) è l'impianto frenante; espongo quello che ho notato:

1 - La frenata all'anteriore, attualmente, è soddisfacente; noto solo un pò di fading dopo averla stressata. Incredibilmente le pasticche non puzzano mai
2 - Al posteriore, secondo me, già non frena più. Il freno a mano non funziona più

E seguono le mie domande:

1 - Ponendo che, probabilmente, in un "lontano" futuro il mezzo avrà almeno 40cv in più con elaborazione al motore ma cercando di alleggerire il più possibile la vettura, cosa faccio con l'anteriore? Dischi del tipo originale sono ok o swappo con qualcosa di meglio? (chiaramente dischi con opportuna dissipazione di calore, vedi foratura/alette/baffi). Per le pinze invece? Cosa mi offre il mercato e cosa posso adattare senza troppe modifiche a livello di staffe?
2 - Il posteriore non è di vitale importanza visto che non userò l'auto per drift e che, comunque, in frenata il carico va a piantarsi tutto sull'anteriore (magari le cose miglioreranno con un assetto discreto); cosa faccio al retrotreno? Pensavo di lasciare i dischi del tipo originale ma di rivedere le pinze, magari swappare qualcosa di più funzionale per superare i problemi della 75.
3 - Pompa freno: da 3 anni ne ho una nuova nuova montata. Cosa faccio?

Attendo le vostre dolci risposte
 
Il problema è che poi con modifiche di una certa portata ci saranno difficoltà per le revisioni,al di la di questo l'unico limite è il portafoglio........
c'è chi ha sperimentato il polmone del servofreno di dimensioni più generose,chi le pinze di una Volvo 440/480 degli anni '80,attacchi simili al caliper e quattro pompanti con pasticca più grande,chi ha prelevato in toto le pinze Brembo dalle versioni più sportive di casa ex AlfaLanciaFiat,sulla mia ci montai le pinze della Delta Evo,prontamente bocciate alla revisione,sul posteriore reperii le pinze ed i dischi ventilati della SZ/Rz con un risultato placebo e psicologico,ma non meccanico poichè le pasticche sono esattamente le stesse per tutte le versioni di transaxle Alfa.
Con gli impianti moderni però il diametro minimo dei cerchioni è di 15",da notare che una oramai compassata Fiat Stilo ha un impianto a 4 pinze flottanti e a singolo pistoncino sui due assi assai più efficente a parità di peso che non quello delle nostre beneamate 75.
per l'assetto devi vedere che tipo di guida hai tu,personalmente amo l'avantreno molto duro e il retrotreno più morbido,ammo doppio effetto registrabili regolati all'80% davanti e al 50% dietro(Vedi Koni che costano un rene) e altezza da terra di serie senza troppi spostamenti di barre di torsione e spire di molloni tagliate,l'ideale sarebbe trovare le barre anteriori e le due antirollio di una versione Turbo,V6 oppure TD che erano di qualche mm più grandi di quelle delle serie meno potenti,danno subito una guidabilità e direzionalità migliore,leffetto è di una vettura più piantata,se sostituisci le pinze con altre multi pistone avrai un'allungamento della corsa del pedale,bisogna valutare bene cosa fare e eventualmente evitare di dissanguarsi.
40 Cv in più su una 1,6 a carburatori sono un traguardo non facile da raggiungere,anche spendendoci su delle cifre importanti sono le caratteristiche meccaniche e fluidodinamoche che non consentono di arrivare a tanto............pur essendo stato per molto tempo il bialbero aspirato uno dei motori di serie con il più elevato rapporto potenza/cilindrata anche ad oggi una potenza tra i 70 e gli 80 cv/l sono impegnativi per le unità moderne con soluzioni plurivalvole e variazioni di fase su aspirazione e scarico e impianti di controllo elettronico avanzati.
Punterei di più su degli aumenti di potenza modesti che prediligano la coppia ai bassi regimi e una certa scioltezza a salire di regime piùttosto che a cavalleria ad alti regimi che si tradurrebbe in poca gestibilità nella guida fuori dai circuiti.
Sulla Giulietta 1,6 116 ottenni dei buoni risultati con assi a camme massima preparazone stradale,raccordatura dei condotti e collettori sia di scarico che di aspirazione,rivisitazione dei carburatori da 40 mm con diffusori da 28mm ,alleggerimento ed equilibratura dei volani e albero motore,lucidatura delle bielle quattro pistoni più leggeri fatti appositamente,al banco per tanto che avessi lavorato ottenni poco più di 124 cv con una coppia di circa 18kgm,se vai a vederti i valori quasi i valori di un 1,8 o di un 2,0 dello stesso periodo ,il guadagno del 14% sulla potenza è un valore notevole abbinato comunque ad una spesa non indifferente..................tu vorresti ottenere più del 40%.
 
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