Ottimo, allora adesso è il momento di spiegare perché cambiare pneumatico ha effetto su questo fenomeno (può diminuire, aumentare o non cambiare intensità) e mi è venuta voglia di fare lo schizzo che allego per capirci meglio.
Come si vede benissimo
illustrando l'istantanea rotazione del veicolo in fase di sterzata, la Fy che ci permette di sterzare perché è la forza scambiata tra suolo e pneumatico, è funzione dell'angolo alfa (in realtà anche del carico Fz perpendicolare al suolo ma consideriamo un sistema bidimensionale per semplificare la nostra spiegazione, che ha solo lo scopo di illustrare fisicamente l'influenza di questa variabile) che è la caratteristica richiamata nel messaggio di G.E.Z. alla voce
Tipo pneumatici tra quelle che influenzano il "chattering"
. Questo angolo è chiamato
angolo di deriva ed è diverso per ogni pneumatico a parità di altre variabili. In sostanza, quando giriamo lo sterzo imponiamo un angolo di sterzo teorico (sterzata cinematica) mentre l'angolo di sterzo reale si otterrà quindi (in termini grossolani) sottraendo la quantità "alfa".
In definitiva, pneumatici sportivi (con spalla molto bassa, rigida ecc.) generano un angolo di deriva molto piccolo, il che si traduce in una sterzata molto precisa e diretta. Scegliendo uno pneumatico con un angolo di deriva apprezzabile (come potrebbe essere una gomma invernale), si ha la probabilità di rientrare all'interno del range di tolleranza tale da assorbire lo "strisciamento" osservato dal buon Ackermann.
E' per tale motivo che molti di noi, compreso io, hanno notato una riduzione o un azzeramento del fenomeno passando dalle estive alle invernali, che consentono un angolo di deriva maggiore per via della conformazione, la mescola e altri fattori.