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MPP
Utente Cancellato
Con i poli remoti direi che non ci dovrebbero essere problemi in quanto la batteria o meglio il sensore IBS rileva una corrente di carica come se a caricare fosse l'alternatore.
Se viene caricata la batteria direttamente dai propri poli il sensore IBS non se ne accorge e potrebbe non essere aggiornato sullo stato effettivo dello stato di carica dell'impianto e comportarsi in maniera anomala nei confronti dello S&S.
In pratica, per quanto sono a conoscenza, non succede nulla di pericoloso per l'impianto.
Infatti è così ma il contendere è diverso... la batteria si ricarica ma non è noto quanto...In ogni caso il problema di carica non lo vedo. Se l’alternatore è di 150ah e la batteria da 95ah dovrebbe caricarla comunque
Occorre in primo luogo collegare alla presa OBD uno strumento (multiecuscan o quello specifico AR) e vedere quali tipi di batteria sono ammessi
Quando sarà scaduta la estensione di garanzia "maximum care" vorrei fare l'upgrade da EFB 80Ah 680A
ad una AGM 95 Ah 850A
Teoria più che plausibile, dato che in effetti quello che dici rispecchia proprio la logica di funzionamento del sensore IBS. Sempre più convinto che le auto con sensore IBS abbiano maggiore necessità che ogni tanto l'utilizzatore ricarichi la batteriaLa batteria si può ricaricare tranquillamente dai poli di avviamento di emergenza nel vano motore, perchè tramite questi collegamenti non viene bypassato l'IBS. Non si deve invece caricare la batteria collegando il morsetto negativo del caricabatterie direttamente al polo della batteria, bypassando in questo modo l'IBS.
Per quanto riguarda il discorso della carica "normale" della batteria, ovvero quella effettuata dall'alternatore durante l'uso normale, credo che ci sia da tenere in considerazione il funzionamento dell'alternatore intelligente. A volte mi è capitato di monitorare il funzionamento di tale sistema con AlfaDPF e credo che una variabile molto importante sull'efficienza della ricarica sia dovuta al tipo di percorso medio che si fa con l'auto. L'alternatore carica al massimo in fase di rilascio, si vede perchè la tensione sale oltre i 14v, mentre nell'uso normale con motore in tiro, tipico delle andature autostradali o comunque extraurbane "piatte", la carica è meno incisiva, la tensione si attesta intorno ai 13,2 v (vado a memoria, non prendete il dato alla lettera) in pratica l'alternatore si limita a mantenere la carica. Se poi si schiaccia sull'acceleratore, la tensione scende al di sotto dei 13v (sui 12,6/7) e questo significa che l'alternatore non carica praticamente nulla. Tutto questo mi porta a fare una domanda a chi ha avuto problemi con la batteria: che tipo di percorsi fate mediamente' E' possibile che chi ha problemi utilizzi l'auto prevalentemente in autostrada?
Io, ad esempio, vivo in collina e nei percorsi che faccio abitualmente mi capita spesso di fare dei "lunghi" tratti, diciamo un 25/30% del totale, in completo rilascio, situazione in cui la ricarica è massima. Fino ad ora mai avuto nessun accenno di problemi di carica della batteria. E' una teoria plausibile, oppure è solo una mia contorta elucubrazione?
Innanzitutto una piccola ma importante correzione tra Ampere ed Ampere ora. La prima è una misura di corrente, la seconda di capacità (Ampere ora).
Una batteria da 60Ah ha semplicemente più possibilità di immagazzinare energia di una da 40Ah. Entrambe le batterie forniranno la corrente richiesta (se minore o uguale a quella che la batteria può fornire) indipendentemente dalla loro capacità (ossia, se il carico della batteria richiede 0,5A, non è che la batteria di capacità maggiore ne possa fornirne di più di sua iniziativa, violando le leggi della fisica). Idem sul fatto di sforzare l'alternatore: l'alternatore produce corrente e la corrente è immagazzinata dalla batteria. Non è che se la batteria è più grande lui produce più corrente, semplicemente ci metterà più tempo a caricarla, ma non penso si metterà a sudare