Elaborazione motore 1.8 turbo su Alfa 75

Indubbiamente quel sistema si è rivelato funzionante ma oggi si ottengono potenze esorbitanti anche con l'utilizzo del solo turbocompressore. Da molto tempo seguo (come spettatore) le gare di accelerazione e li ne ho viste veramente di cotte e di crude.
Ho visto turbocompressori grandi come quelli dei camion e turbocompressori di dimensioni veramente contenute.

Un'alfa che mi ha impressionato per la sua elasticità l'ho vista ad Imola sui 200Metri, si tratta della GIULIETTA AUTODELTA che ha sbalordito tutti "mangiandosi" escotr cosworth, bmw M3, bmw M5. i video si trovano su youtube. Purtroppo non sono riuscito a buttare l'occhio dentro il cofano per osservare quella meraviglia di motore e non ho avuto modo di fare i complimenti al proprietario.

Senz'altro avrà creato un dinosauro V6, sul turbo conta molto anche dove punta il getto dei gas che cozzano le pale, fate una prova con una pistola ad aria compressa a soffiare sul ventilatore fermo e movete la zona, vedrete cambiare...... stesso concetto sulle giranti piccole e grandi.
 
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Pistoni bombati..bronzine che non reggono.. ma quante ne devo sentire? Ho visto 75 turbo pesantemente sovralimentate con banchi con oltre 150000km, e andavano forte. Io alla mia gli ho rifatto completamente il motore, bronzine ecc, rettificato le canne , pistoni stampati cps 80.5 valvole ecc. rapporto di compressione originale (tanto si riempe con il turbo), turbina lancia delta evo, intercooler davanti collettore alfa 155 2.0 twin spark con corpo farfallato da 70mm, iniettori fiat coupè 16v turbo, regolatore pressione benzina 1,6 bar costanti, ho messo l'anticipo a 6° anzi che 9° di serie e ti dico che l'unica cosa che mi si è rotta in 6000km ( a tutto gas ) è la guarnizione della testata sempre perchè un giorno ho provato a girarci a 2,0 bar ah la guarnizione è originale alfa. E posso affermare che con questa configurazione strappa l'asfalto da perterra, leggera è cosi prepotente. Per carburare la macchina mi servo di un sensore di temperatura gas di scarico e di una wideband con rapporto aria benza, rompre il motore cosi è improbabile. Forse 300 cv mi rendo conto che sono tanti per questo motore e sopratutto inaffidabili, ma un 250- 260 li tieni in piena affidabilità. Fatto sta nel trovare qualcuno che ti rimappi la centralina per bene, come la tengo io è un macello, va bene solo quando vai forte poi si ingolfa zompetta è normale, con quella centralina schifosa che si ritrova. Se avesse avuto l'iniezione della delta avrebbe avuto tanto tanto altro potenziale in piu...
 
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ste macchine danno rogne da originali, figurati elaborate..



Ps la mia ha crepato la testa da originale, figurati a 1,3-1,4 di pressione... Il bialbero turbo alfa è un motore aspirato reso turbo dall'alfa, non è un motore nato turbo e per come la vedo io non lo potrà mai essere fino in fondo..Altrimenti pure l'alfa alzava la pressione e passava i 200 cv da originale. non credi?
 
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Il bialbero era nato nel 1956, 1290 cm3 50 CV con la Giulietta. Quando è nata la 75 Turbo aveva già quasi 30 anni di carriera, come aspirato aveva vinto di tutto, ed è rimasto in produzione fino al 1997 con la 164.
Come Turbo stradale in Alfa prima c'era stata la Alfetta GTV Turbodelta 2.0 (pensata inizialmente come kit da far montare ai concessionari, coi carburatori in pressione a valle del turbo), e poi la Giulietta Turbodelta.
Praticamente tutti i turbo di 25 anni fa sia diesel che aspirati (con forse la sola eccezione del VM TD, che era un motore modulare pensato dall'inizio per avere un numero variabile di cilindri, raffreddamento ad acqua o ad aria/olio, e con la sovralimentazione fin dalla prima applicazione auto, Alfetta 2.0 TD), erano degli aspirati modificati. E le potenze specifiche dei turbo benzina stradali di allora erano simili. C'erano dei 2000 da 170 CV, ma erano poco guidabili (Porche 924 transaxle), uno dei migliori turbo 2.0 era considerato il Saab nella versione tranquilla da 150 CV, perchè con la pressione bassa il turbo "entrava" prima, in maniera più morbida ed era più gradevole. Nel 1985÷86 c'era la sturpefacente Lancia Delta S4 a motore centrale con volumetrico+turbo, ma fu prodotta in 200 esemplari, era nata per il Gruppo B (praticamente auto fatte apposta in poche centinaia di esemplari, come la Stratos gruppo 4, col V6 Dino, del decennio precedente).
Della 75 Turbo Evoluzione ne furono prodotte 500. La 75 Turbo non correva invece in gruppo A (derivate di serie)?
Non ha senso paragonare un motore di 25 anni fa coi motori di oggi: i motori che nascono col turbo e per il turbo sono un fenomeno degli ultimi anni, e dubito che molti motori appena nati oggi resteranno in produzione 40 anni.
Le testate si sono sempre rotte, anche negli aspirati, anche se non nelle Alfa. Ma non sempre per difetti di progetto o di fabbricazione, spesso anche per un uso "sgarbato" di utenti che non fanno scaldare bene il motore prima di tirare (ci vorrebbe il termometro olio per capire quando è caldo davvero il motore, quello del'acqua da solo non basta), e magari i maltrattamenti dei precedenti proprietari li paga l'ultimo.
 
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Il 1,3 della uno turbo, quattroruote dice è nato turbo... Comunque vabbe io la penso cosi..
 
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:p I motori Alfaromeo trasformati turbo hanno avuto la capacità di erogare potenze molto elevate nell'utilizzo rallistico e pistaiolo,e potenze volutamente nella media e allineati a quello che era il panorama motoristico sovralimentato del periodo,inoltre proprio la situazione economica aziendale ha portato giocoforza le fertili menti dei progettisti ad adattare e migliorare senza stravolgere troppo quello che era il prodotto di serie,mi spiego meglio,la conformazione della camera di scoppio e del cielo del pistone con geometria emisferica non è la migliore per l'applicazione della sovralimentazione poichè tutto il carico dato dalla fase di accensione si scarica direttamente sulle fasce elastiche,stressando oltremodo il pistone,limitando i valori di massima pressione applicabili dalla sovralimentazione,i costi di una ricerca e di una messa in produzione di una serie di motori
specificatamente studiati per l'applicazione del turbocompressore avrebbe assorbito troppi fondi,altrimenti l'orientamento sarebbe stato per una testata plurivavole,camera di scoppio a tetto e pistoni con cielo piatto o concavo,anche la tipologia di gestione elettronica applicata sulla 75 Turbo di produzione non era la più performante,ma costi e obblighi aziendali tra produttori ha imposto il sistema Bosch mutuato dalle Porsche anni '70,i cedimenti sia sulle 2,0 che sulle 1,8 in minor misura riguardavano comunque più i basamenti ,con l'abbassamento della sede di appoggio delle canne,che i pistoni e molto marginalmente le testate,da considerare che il maggior danno si ha con lo smagrimento ,che oltre alle detonazioni porta a dei surriscaldamenti eccessivi,e le TurboAutodelta erano alimentate con i carburatori adattati a essere 'Soffiati' i quali richiedono delle regolazioni continue e risultano ancor più sensibile degli aspirati alle variazioni delle condizioni metereologiche e di livello e di quota,la situazione è migliorata con la gestione elettronica,ma il motore in sostanza è variato di poco,da notare che i propulsori 1,8 preparati a regolamento delle 75 turbo da pista hanno raggiunto potenze molto elevate arrivando ai 400cv,ma la durata in piena efficenza è sempre stata molto limitata ma tale da permettere di raccogliere una notevole messe di successi.
Kaste il fiat 1,3 turbo è strettamente derivato del 1,3 montato prima su 124 special,poi sul 128 rally e X19 ,sul 131 e infine su Uno 70, tutti con un solo asse a camme in testa,per l'applicazione del compressore hanno modificato asse a camme e pistoni,con un ottimo risultato,personalmente ho visto questo propulsore sfiorare i 180cv al banco.
Nemmeno i 2,0 bialbero Lampredi Fiat si è salvato dalla turbina ed è arrivato con parecchie migliorie fino alla gloriosa Deltona da 122 a ben oltre 400cv,parlando di motori di serie in origine il Lampredi aveva il cielo dei pistoni piatto e la resa a pari cilindrata era inferiore al bialbero Alfa :)
Sono pochi i motori nati e studiati espressamente turbocompressi,e ancora meno quelli per uso stradale.
 
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quattroruote fail ahahahahah

capisco comunque
 
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Sono daccordo con Mauretto.
Scusate se mi pernetto di precisare, ma alcuni di quei motori FIat sono passati per casa. In Fiat, prima del motore Fire 999 cm3 del 1985, c'erano tra 1 e 2 litri, Made in Italy, 2 blocchi: il motore derivato dal 124 e quello derivato dal 128. Il primo nato 1,2 l e cresciuto fino a 2.0 l il secondo nato 1,1 l e cresciuto fino a 1,6 l, che si sono in parte sovrapposti e negli anni lo stesso modello di auto magari montava il primo delle cilindrate maggiori ed il secondo in quelle minori, ma fisicamente erano ben diversi, come aspetto.
Il motore nato col 124 (longitudinale con trazione posteriore)è stato il "rivale" del classico bialbero Alfa, poi adottato anche su varie Alfa "di oggi", dopo molto che era stato adattato al montaggio trasversale. Il,124 era nato nel 1966 1197 cm3 (alesaggio 73, corsa 71,5 mm) asse a camme laterale (catena) aste e bilancieri, basamento in ghisa e testate in alluminio. nel 1968 124 special alesaggio 80, cilindrata 1438, 124 Special T bialbero in testa con cinghia dentata (uno dei primi), 124 coupè e spider 1.4 e 1.6 (il 1608 cm3, quadro con alesaggio e corsa di 80). Senza citare tutti i modelli e cilindrate, è stato sulla 125, 132, 131 (anche monoalbero a camme in testa a cinghia, per le versioni più piccole e meno potenti), Campagnola A.R.76 (ultimo monoalbero laterale), e poi trasversale su Ritmo 105 e 130, Chroma, Lancia Beta, Trevi, Lancia Thema, Delta, 164 turbo 4 cilindri, etc. Ha corso con Fiat 124 Abarth Rally, 131 Rally, Lancia 037 ?, Lancia Delta, etc. Le piccole cilindrate (1,3, 1,4, 1,6 sono variate negli anni, per poi standardizzarsi con alesaggio 84 per i tutti benzina dopra 1,6 l e corsa variabile con la cilindrata, da 71,5 a 90 mm del 1995 cm3). Da questo banco sono stati derivati i vari diesel 1,7 e 1.9 aspirati e turbo (perché per motivi di resistenza l'alesaggio si fermava a 82,6 mm), il motore 1,4 della Uno Turbo Diesel, fino ai Diesel 1930 montati fino a pochi anni fa anche su molte Alfa "di oggi". Dalla Thema in poi sul 2000 furono aggiunti i contralberi per equilibrare le forze alterne del 2° ordine che nascono nei 4 cilindri in linea quando la biella diventa troppo corta ripetto al raggio di manovella (sarebbe piaciuto poterlo fare anche ai progettisti Alfa sui loro 1,8 e 2.0 con corsa 88,5 mm, derivati da un motore 1.3 nato con corsa 75mm). Mi pare fu sostituito dai "Pratola Serra"
Il motore del 128 (1969) era l'anti-Alfasud, ma nato per esser montato trasversalmente, anch'esso fortemente superquadro come usava nei primi anni '70 (prima della crisi petrolifera si cercavano le potenze con motori che girassero bene in alto), alesaggio 80 mm x 55,5 mm cilindata 1116 cm3, poi anche in versioni 1,3 e 1,5 (e 1,6 con 86,4 mm di alesaggio e 67,4 mm di corsa sulla Tipo). Passato alla X1/9 (che era la coupè Targa a motore centrale del 128) e poi alle successive Uno (le versioni di maggior cilindrata), alle versioni di minor cilindrata di Ritmo, Tipo Lancia Delta, Prisma, etc.. Mi pare non sia stato dieselizzato.
E' il motore della Uno Turbo. Era un motore nuovo perché in versione Turbo concepito apposta per per la Uno e non un motore trapiantato da un modello presistente. Quattroruote aveva anticipato la nascita di quel motore, magari in numeri precedenti a quello che hai letto.
Poi di monoalbero in testa a cinghia c'era il più recente "Brasile", il 1050 cm3 della 127, da cui mi pare derivò uno dei primi diesel piccoli il 1,3 diesel aspirato.
SOno stati sostituiti con la crescita del Fire verso cilindrate più grandi.
 
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E vabbè ora non crocifiggetemi eheh =) Io se dovessi elaborare una 75 turbo oltre 180-190 cv non mi spingerei, e comunque optando per camme, pistoni, ic ecc, non mi va di essere a piedi ogni 3x2, e già da originale lo sono.....