con quello che prospettano penso che ti convenga far inviare una raccomandata subito da un avvocato elencando in dettaglio gli interventi già eseguiti in offcina e le relative date ed estremi delle fatture. Considera che alla garanzia estesa di Alfa, ormai scaduta, in questo caso si sovrappone l'obbligo di garanzia biennale su gli interventi di riparazione effettuati direttamente da parte dell'impresa che li ha eseguiti. Quindi devi subito contestare all'officina direttamente, e solo per conoscenza ad Alfa, l'inefficacia degli interventi effettuati.
Esiste inoltre, almeno per il primo anno, la presunzione che la responsabilità del difetto attuale, su cui l'impresa è intervenuta in precedenza, sia da ascriversi solo alla errata riparazione dell'impresa e non alla condotta errata del cliente che ha peggiorato il danno, tanto salvo prova contraria documentata.
Dopo il primo anno la situazione diventa molto più controversa e solo allora potrebbero sostenere che in parte il difetto attuale dipende dalla condotta o negligenza del cliente successiva alla riconsegna della vettura e chiederti almeno un contributo parziale.
In ogni caso una percorrenza elevata dopo l'ultimo intervento di riparazione potrebbe essere controproducente per il contenzioso, viceversa se il chilometraggio dopo l'uscita della vettura dall'officina è stato poco ed il tempo decorso dalla riconsegna della vettura è stato breve (hai provato subito l'auto per capire se andava) si suppone che sia stato solo l'uso indispensabile per comprendere che la riparazione è stata inefficace.
L'eventuale contenzioso si svilupperebbe tra te e l'officina che ha eseguito le riparazioni inefficaci, con alfa italia che eventualmente potrebbe riconoscere un rimborso all'officina nelle percentuali e modalità per cui raggiungeranno un accordo tra loro.
Normalmente dopo la lettera dell'avvocato e la comunicazione per conoscenza ad Alfa Romeo Italia (che potrebbe ritiragli il mandato ed il logo), l'interesse dell'officina a risolverti gratis il problema diventa improvvisamente concreto e non dovrai arrivare in tribunale.
Esiste inoltre, almeno per il primo anno, la presunzione che la responsabilità del difetto attuale, su cui l'impresa è intervenuta in precedenza, sia da ascriversi solo alla errata riparazione dell'impresa e non alla condotta errata del cliente che ha peggiorato il danno, tanto salvo prova contraria documentata.
Dopo il primo anno la situazione diventa molto più controversa e solo allora potrebbero sostenere che in parte il difetto attuale dipende dalla condotta o negligenza del cliente successiva alla riconsegna della vettura e chiederti almeno un contributo parziale.
In ogni caso una percorrenza elevata dopo l'ultimo intervento di riparazione potrebbe essere controproducente per il contenzioso, viceversa se il chilometraggio dopo l'uscita della vettura dall'officina è stato poco ed il tempo decorso dalla riconsegna della vettura è stato breve (hai provato subito l'auto per capire se andava) si suppone che sia stato solo l'uso indispensabile per comprendere che la riparazione è stata inefficace.
L'eventuale contenzioso si svilupperebbe tra te e l'officina che ha eseguito le riparazioni inefficaci, con alfa italia che eventualmente potrebbe riconoscere un rimborso all'officina nelle percentuali e modalità per cui raggiungeranno un accordo tra loro.
Normalmente dopo la lettera dell'avvocato e la comunicazione per conoscenza ad Alfa Romeo Italia (che potrebbe ritiragli il mandato ed il logo), l'interesse dell'officina a risolverti gratis il problema diventa improvvisamente concreto e non dovrai arrivare in tribunale.
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