Fiat e la strategia per l'Alfa Romeo

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Da una parte non ho alcuna voglia di leggermi le ultime 5 pagine, tantomeno le precedenti 70, visto che mediamente sembrano "frasi sconnesse" e soprattutto considerazioni e critiche che non hanno alcun fondamento... di quelle infatti le ho lette molte...



E finisco dicendo che non vedo proprio come alcuni ventenni possano mettersi a criticare o sghignazzare verso il management (minchionne etc) di un grande gruppo, peraltro basandosi sul nulla o quasi, o al massimo sul silenzio del gruppo (perchè sta lavorando) e sulle speculazioni di qualche rivista/blog che deve riempire degli spazi vuoti...

scusate l'OT: di norma prima si legge cosa è stato scritto in una discussione, poi magari si commenta...non trovi?

questo forum, in quanto tale, offre la possibilità agli utenti di esprimere liberamente (ovviamente nei limiti del decoro e del regolamento) le proprie opinioni, sia che essi siano ventenni o no, e qualche nome "storpiato" per scherzo non per forza deve essere visto come qualcosa di offensivo. per tornare in tema, poi, il grande gruppo di cui parli è sì grande, però obiettivamente nella sua grandezza ha fatto anche grandi errori...questo è pacifico ed è sotto gli occhi di tutti.:decoccio:
 
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Da una parte non ho alcuna voglia di leggermi le ultime 5 pagine, tantomeno le precedenti 70, visto che mediamente sembrano "frasi sconnesse" e soprattutto considerazioni e critiche che non hanno alcun fondamento... di quelle infatti le ho lette molte...
Dall'altra, visto in ogni caso che ci si ostina a dire che il gruppo non ha una strategia per il marchio Alfa, ho postato "i fatti" che una volta per tutte dovrebbero zittire chi continua a parlare senza sapere o a parlare così tanto per dire qualcosa.

Io penso che quello che scrivi sopra sia mancanza di rispetto e soprattutto un eccesso di arroganza che non ti fa fare bella figura, tanto più che le cose che scrivi tu ci sono già e anche scritte meglio.
Per cui quello che rischia di parlare per nulla sei tu.

il gruppo HA una strategia per il marchio Alfa, e lo ha dimostrato nell'ambito della presentazione del proprio piano quinquennale.

Magari può non piacere, ma ce l'ha. a questo punto, che senso ha continuare a dire che non ce l'ha?
Certo ora siamo alla fase delle parole, dei piani, quindi avrà invece senso monitorare se poi questi piani saranno effettivamente attuati. Ma, anche qui, si tratta di ben altro argomento.
Come dici tu c'è un piano. Ma dalla FIAT siamo stati abituati (fin dagli anni '80) a vedere piani quinquennali cambiati ogni 2 anni e mai attuati

Ricordiamoci che dal 2004 al 2008 il management è stato anzitutto impegnato a risanare il core business del gruppo, cioè le utilitarie, che, dalla ppt di Marchionne, nel 2009 rappresentano il 41% del fatturato del gruppo.
Ora che il core business è sano, chiaramente ci si può dedicare al resto.
E' inutile dire che Alfa o chissà cosa è più importante di Fiat etc: parlano i numeri, guardate la presentazione che ho postato. Poi parlate. Per forza, viste le risorse limitate, il management del gruppo si è dovuto prima concentrare sul core business, viste le risorse limitate. Ma risolto questo, ecco che il management si occupa del resto. Guardando alla strategia di lungo periodo (acquisizione di Chrysler, nuovi mercati etc) e poi agli ulteriori business da migliorare ora ove il gruppo è presente (C, D, etc).
Speriamo sia come dici tu....
io aggiungo che il da te definito "grande gruppo" se, per non si sa ben quale intrevento divino, non gli regalavano il 35% di chrisler era già chiuso (ti faccio osservare che prima del regalo era il più piccolo gruppo al mondo).

Detto questo, mi sembra di poter dire che il management stia operando in maniera molto razionale e altrettanto efficace.
Forse si... ma è troppo presto per dirlo.

E finisco dicendo che non vedo proprio come alcuni ventenni possano mettersi a criticare o sghignazzare verso il management (minchionne etc) di un grande gruppo, peraltro basandosi sul nulla o quasi, o al massimo sul silenzio del gruppo (perchè sta lavorando) e sulle speculazioni di qualche rivista/blog che deve riempire degli spazi vuoti...
Io penso che tutti hanno diritto di dire la loro, 20enni e 40enni, nei limiti del rispetto reciproco. O ci dobbiamo tutti mettere supini di fronte a FIAT che ha vissuto per 30 anni di aiuti statali (non dimenticare, tu che hai 40 anni, la gestione ROMITI e i danni che ha fatto, mentre gli agnelli si occupavano di finanziarie e altre amenità invece di fare vetture)...

ps.: naturalmente non ho alcun interesse a difendere alcuno, mi baso solo sulla sostanza dei fatti.
Anche se finora di sostanza dei fatti ce nè veramente poca su cui basarsi.
Ciao
 
Questa discussione è diventata un continuo Off Topic, pieno di "luoghi comuni" e poco simpatiche discussioni fra utenti pertanto viene temporaneamente chiusa in attesa di valutazione finale da parte dello staff.
 
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La discussione viene riaperta ma sarà soggetta ad un monitoraggio specifico visti anche i tono degli ultimi post.

Si fa notare, una volta per sempre, che determinati atteggiamenti e modi di scrivere non saranno tollerati ma immediatamente sanzionati con periodi di sospensione o definitiva esclusione se ritenuto il caso.

grazie e buon forum.
 
Caro BlackJack e tutti

mi spiace per i toni "un pò forti" che ho usato, non volevo essere arrogante o altro, ma sono francamente molto stanco di leggere frasi negative, critiche, improperi etc da vari utenti basati di fatto su nulla... questo mi ha infatti portato ad allontanarmi dal forum e dalle varie attività del club... almeno temporaneamente.

A coloro che dicono che Fiat non ha una strategia per l'Alfa, che Fiat vuole chiudere il marchio o non ha alcun interesse a valorizzarlo, che dicono che Fiat non fa investimenti, etc, ho riportato quello che è lo stato dei fatti, almeno in termini di programmi, che l'azienda ha messo in essere.
Mi sembra sufficiente per smetterla ora, e guardare in positivo al futuro, stato dell'economia permettendo. Spero quindi che l'atteggiamento ora sia più sereno.

A
 
Diciamo che c'è della delusione per il metodo con cui la Fiat ha gestito l'Alfa da quando l'ha acquisita nell'ormai lontano 1986 e questo si traduce in sfiducia per il futuro e per le dichiarazioni di intenti che ci hanno abituati a vedere puntualmente disattese ...
 
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Auriga, ma tu lavori in FIAT???
Poi se sei stanco di leggere puoi anche non farlo. Non ti obbliga nessuno. Oppure puoi scegliere di partecipare alla discussione, dando la tua visione della questione, senza trattare gli altri come se non fossero degni di parlare di FIAT. E lo dico senza volontà di polemica ma per far capire a chiunque legga che questa discussione è aperta a tutti e a tutte le opinioni purchè si rimanga nel solco della discussione civile e nel rispetto reciproco.
Nella mia risposta ti ho già chiarito cosa penso del "grande gruppo" e dei programmi succedutesi nel tempo.
Speriamo che la tua visione sia quella corretta.
Speriamo che la nuova gestione abbia le palle per dare quella sterzata che nonè mai stata data in 30 anni di guida verso il baratro.
Ciao
 
Secondo me la storia dell’Alfa e’ stata una lunga “via crucis” con alti e bassi. Sia prima che dopo l’acquisizione da parte della Fiat.
Ricordo il fallimento dell’A.L.F.A. iniziale e l’intervento di Romeo, poi il quasi-fallimento evitato dall’acquisizione da parte dell’IRI, poi la situazione di rosso profondo a partire dalla seconda meta’ degli anni 70 fino alla cessione alla Fiat. Dopo un decennio difficile la rinascita con 147/156 e piu’ tardi la 159 e poi gli ultimi 2-3 anni da incubo che stiamo vivendo.
In questo contesto, il nostro marchio preferito e’ sempre o quasi stato sul bordo del baratro. Solo raramente il marchio ha avuto una gamma completa. Ancora piu’ raramente il marchio ha generato profitti (in pratica solo negli anni ’60 e forse nei primi anni ’00 anche se Marchionne lo nega). Spesso c’erano solo 1-2 modelli che vendevano abbastanza bene ed erano concepiti e costruiti abbastanza bene da generare profitti... mentre il resto della gamma era un disastro da un punto di vista finanziario.
Capirete quindi che il mio punto di vista e’ che obiettivamente se si riflette come manager o anche come azionisti e non solo come alfisti, il piano presentato il 21 aprile e’ un grande passo avanti perche’ ci allontana dal baratro (2 mesi prima per poco non ci chiudevano il marchio), perche’ offre una gamma vasta e una buona probabilita’ di generare profitti su cui si costruisce il futuro. Il difetto piu’ evidente, cioe’ l’assenza di alcuni modelli come l’ammiraglia, la coupe’ o una spider piu’ compatta, sono comprensibili sulla base dei presupposti che ho scritto qui sopra. Alfa ha ahime’ registrato perdite colossali dietro ogni singola ammiraglia (2000, 2600, alfa 6, ma anche alfa 90, alfa 166 – con l’eccezione della 164 che era in buona parte un copia-incolla delle cugine Croma e Thema). Non mi risulta che nessun spider abbia generato profitti, neanche le 4 generazioni del Duetto, e sicuramente non con i GTV degli anni 90 o con lo Spider attuale. Pare che sia lo stesso per i coupe, perfino la GT che riciclava pianali e componenti della 156.
 
Discorso condivisibile, ad esclusione del fatto che 164 fosse un copia incolla di thema e croma.
ciao
 
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Volevo solo sottolineare come il modello 164 sia stato un successo non solo perche' ha venduto piu' di ogni altra ammiraglia Alfa ma anche perche' il suo sviluppo era costato meno potendo contare sul pianale e componenti sviluppate in comune con le "cugine" Fiat-Lancia-Saab.
O detto in altro modo, avremo ancora piu' modelli se accetteremo la comunanza con altri modelli del gruppo Fiat-Chrysler... scelta difficile, come ho potuto vedere dalla reazione per esempio allo spider su pianale Chrysler previsto per il 2013. C'e' da chiedersi se noi alfisti preferiremmo non averla proprio o se l'accettiamo anche se e' ben poco Alfa. Io dico meglio di niente.
 
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