Fiat e la strategia per l'Alfa Romeo

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Nel tempo ci hanno marciato un pò tutti con quello stabilimento, adesso che non possono avere i soliti miliardi a fondo perduto dal governo è uscito il caso Pomigliano; pare che se ne siano accorti ora di come và la produzione lì...per il resto se le Alfa le faranno in Polonia o in America poco importa, a questo punto vedremo veramente la qualità che tanto agogna fiat.

Forse erano proprio quei miliardi a giustificare l'esistenza di fabbriche come Pomigliano e Termini, stabilimenti con una bassa produttività, bassa qualità, alta conflittualità ed assenteismo (vedi scioperi per le partite dell'Italia...)

Mi spiace per chi ci lavora ma ho l'impressione che molti, Fiom in primis, non abbia capito che la festa era finita e che all'estero i governi fanno "ponti d'oro" ad aziende come Fiat per portare stabilimenti ed indotto.

Pomigliano ha l'ultima possibilità con la prossima Panda e Mirafiori potrebbe avere anche un futuro con la Alfa Romeo Giulia, altra auto che non si potrà sbagliare sia in termini di qualità che di contenuti.
 
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Forse erano proprio quei miliardi a giustificare l'esistenza di fabbriche come Pomigliano e Termini, stabilimenti con una bassa produttività, bassa qualità, alta conflittualità ed assenteismo (vedi scioperi per le partite dell'Italia...)

Mi spiace per chi ci lavora ma ho l'impressione che molti, Fiom in primis, non abbia capito che la festa era finita e che all'estero i governi fanno "ponti d'oro" ad aziende come Fiat per portare stabilimenti ed indotto.

Pomigliano ha l'ultima possibilità con la prossima Panda e Mirafiori potrebbe avere anche un futuro con la Alfa Romeo Giulia, altra auto che non si potrà sbagliare sia in termini di qualità che di contenuti.

Esatto, tanto per cambiare in Italia siamo sempre gli ultimi a comprendere le cose. La Fiom in particolare è indietro di almeno 20 anni e, permettetemelo, è tutto tranne un sindacato che lavora per gli operai.

La Fiom è solo un teatrino politico e con le sue decisioni rischia di far saltare un piano industriale che forse avrebbe realizzato una nuova fase per gli operai italiani, nel senso di possibilità lavorative.

Leggevo su Il Sole 24 Ore che oltra alla Serbia anche la Polonia ha proposto ponti d'oro alla Fiat per i suoi investimenti. Così come fa anche il Brasile ecc.

Anche UAW, il sindacato auto amerciano (il più grande del mondo) ha accettato le proposte della casa torinese in quanto hanno capito che l'unico futuro per giusticare investimenti in paesi già industrializzati è accettare "compromessi" che possano far competere i prodotti sul mercato.

Noi qui in Italia, tante volte sappiamo solo fare un casino assurdo senza ottenere niente. O ottendo il contrario di ciò che volevamo.

Posto l'ultima dichiarazione di Marchionne: "Produrremo in serbia la monovolume, ma con sindacati più seri si faceva a Mirafiori".
 
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Posto l'ultima dichiarazione di Marchionne: "Produrremo in serbia la monovolume, ma con sindacati più seri si faceva a Mirafiori".
Questa notizia l'ho sentita anch'io questa mattina, Marchionne deve guardare i conti, non interessa nulla dove si produce una macchina anzi se dove la produce costa meno, la fanno meglio e non ci sono troppi paletti su orari contributi scioperi ecc ecc è molto meglio. parliamoci chiaro, il problema dei lavoratori Fiat sono propio i sindacati non ci fossero andrebbero tutti meglio e secondo me ci vorrebbe un pò più paura di perdere il lavoro, perchè noi italiani con la sicurezza c'è ne sbattiamo della qualità del prodotto finito.
 
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Posto l'ultima dichiarazione di Marchionne: "Produrremo in serbia la monovolume, ma con sindacati più seri si faceva a Mirafiori".
E' ti credo, oltre a risolvere il problema con i sindacati italiani, producendo là i serbi ritornerebbero ad acquistare in massa le auto del gruppo Fiat.
Migliaia...e gli utili schizzerebbero in alto.
A quando l'annuncio dell'Alfa all'estero?
 
E' ti credo, oltre a risolvere il problema con i sindacati italiani, producendo là i serbi ritornerebbero ad acquistare in massa le auto del gruppo Fiat.
Migliaia...e gli utili schizzerebbero in alto.
A quando l'annuncio dell'Alfa all'estero?


...non è mia abitudine fare polemica...ma stanno davvero esagerando!
Gli "aiuti statali" li hanno presi però??? ...e ora? ...dopo la Romania...la Serbia! Vergogna!
 
...non è mia abitudine fare polemica...ma stanno davvero esagerando!
Gli "aiuti statali" li hanno presi però??? ...e ora? ...dopo la Romania...la Serbia! Vergogna!
Si è scatenata un'asta, oramai i vari governi offrono anche il .... pur di attrarre l'industria straniera.
 
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Be se devo comprare un'auto Italiana prodotta all'estero, tanto vale comprare una straniera. Io la penso cosi... altrimenti il made in italy che senso ha???
 
E' ti credo, oltre a risolvere il problema con i sindacati italiani, producendo là i serbi ritornerebbero ad acquistare in massa le auto del gruppo Fiat.
Migliaia...e gli utili schizzerebbero in alto.
A quando l'annuncio dell'Alfa all'estero?


questo non lo so ... perchè ho idea che ora come ora le auto italiane anche usate le schifino ...

le macchine tedesche usate ad un certo punto della loro carriera finiscono tutte nei paesi dell'est ...

le italiane le trovi tutte dal demolitore sotto casa (quando va bene, poi che poi le "cubano" e le riciclano ...)
 
...non è mia abitudine fare polemica...ma stanno davvero esagerando!
Gli "aiuti statali" li hanno presi però??? ...e ora? ...dopo la Romania...la Serbia! Vergogna!

Ivan, senza offesa ma è un ragionamento obsoleto... in Italia bisogna capire che tutte le produzioni sono, ormai, in competizione con il mondo e cercare di adeguarsi, vincere dove possibile o cercare nuovi mercati.

Se guardiamo al "soldo" puro, Mirafiori avrebbe ben poche carte visto che il produrre in Serbia significa meno costo della manodopera, contributi del governo per attivare la fabbrica ed esenzione dalle tasse per 10 anni! limitandosi a queste cose ci sarebbe da chiedersi veramente perchè produrre ancora in Italia!

In realtà una Mirafiori dovrebbe giocarsi le sue carte su altri livelli come l'alta specializzazione, una rete qualificata di fornitori, buone infratture, grande tradizione nel campo.
Tra l'altro non pensiamo che queste fabbriche vengano aperte nel "deserto" dove prendi gente che ha "zappato" fino al giorno prima.
Prendiamo la Polonia, le fabbriche sono state aperte nella Slesia, regione di grande e consolidata tradizione operaia, ed i risultati si sono visti.

Questo non deve significare che in Italia si debba per forza "calare i pantaloni" ma nemmeno andare su una posizione di "lotta di classe" dove il fare i "duri e puri" porta inevitabilmente ad essere disoccupati.

Se in Brasile e Polonia hanno una produttività pro capite doppia rispetto alle fabbriche italiane non sarà solo per l'orario di lavoro o per mancanza di prodotto, pertanto una volta che un azienda si dice disposta a mettere soldi per investire in un sito produttivo è chiaro che pretenda un livello minimo di garanzie, a maggior ragione se ha valide alternative sul piatto.

Comunque nulla è perso e se ne riparlerà a breve, come è giusto che sia e che, stavolta, il governo si svegli un po' prima e che capisca che in Fiat il vento è cambiato.
 
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Ivan, senza offesa ma è un ragionamento obsoleto... in Italia bisogna capire che tutte le produzioni sono, ormai, in competizione con il mondo e cercare di adeguarsi, vincere dove possibile o cercare nuovi mercati.

Se guardiamo al "soldo" puro, Mirafiori avrebbe ben poche carte visto che il produrre in Serbia significa meno costo della manodopera, contributi del governo per attivare la fabbrica ed esenzione dalle tasse per 10 anni! limitandosi a queste cose ci sarebbe da chiedersi veramente perchè produrre ancora in Italia!

In realtà una Mirafiori dovrebbe giocarsi le sue carte su altri livelli come l'alta specializzazione, una rete qualificata di fornitori, buone infratture, grande tradizione nel campo.
Tra l'altro non pensiamo che queste fabbriche vengano aperte nel "deserto" dove prendi gente che ha "zappato" fino al giorno prima.
Prendiamo la Polonia, le fabbriche sono state aperte nella Slesia, regione di grande e consolidata tradizione operaia, ed i risultati si sono visti.

Questo non deve significare che in Italia si debba per forza "calare i pantaloni" ma nemmeno andare su una posizione di "lotta di classe" dove il fare i "duri e puri" porta inevitabilmente ad essere disoccupati.

Se in Brasile e Polonia hanno una produttività pro capite doppia rispetto alle fabbriche italiane non sarà solo per l'orario di lavoro o per mancanza di prodotto, pertanto una volta che un azienda si dice disposta a mettere soldi per investire in un sito produttivo è chiaro che pretenda un livello minimo di garanzie, a maggior ragione se ha valide alternative sul piatto.

Comunque nulla è perso e se ne riparlerà a breve, come è giusto che sia e che, stavolta, il governo si svegli un po' prima e che capisca che in Fiat il vento è cambiato.


Lo so che è un discorso obsoleto...ma l'unica soluzione per il rilancio del Made in Italy E' il MADE IN ITALY! ...la nostra economia sta morendo e così facendo non la stanno aiutando certo...poi ovvio, business is business, ma non è il giusto modo di ragionare, se guardiamo all'immediato forse, ma non per il rilancio del Nostro Paese.
Senza andare troppo OT, perchè queste affermazioni non le hanno fatte prima di prendere il denaro pubblico nazionale?
 
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