Fiat e la strategia per l'Alfa Romeo

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E' sostanzialmente quello che c'è scritto negli articoli e che ho riportato in home.

La cosa inquietante è che tempo fa Marchionne l'aveva detto durante un'intervista, ma a mo di frecciatina per Piech: "Vag vuole Alfa Romeo? Beh, se offrono 100 miliardi se ne può parlare... Ma ovviamente scherzo...". Adesso sembra una dichiarazione concreta, data ad un incontro riservato con "addetti ai lavori", non una battutaccia data ad un giornalista sibillino... Il problema è che Piech è li con la bava alla bocca...

Ad ogni modo vista tutta la carne al fuoco (Suv, MiTo ristilizzata, "Giulia" 4x4 che gira a Balocco) dubito anche io che si venda... Ma il dubbio c'è...
 
E' sostanzialmente quello che c'è scritto negli articoli e che ho riportato in home.

La cosa inquietante è che tempo fa Marchionne l'aveva detto durante un'intervista, ma a mo di frecciatina per Piech: "Vag vuole Alfa Romeo? Beh, se offrono 100 miliardi se ne può parlare... Ma ovviamente scherzo...". Adesso sembra una dichiarazione concreta, data ad un incontro riservato con "addetti ai lavori", non una battutaccia data ad un giornalista sibillino... Il problema è che Piech è li con la bava alla bocca...

Ad ogni modo vista tutta la carne al fuoco (Suv, MiTo ristilizzata, "Giulia" 4x4 che gira a Balocco) dubito anche io che si venda... Ma il dubbio c'è...

Secondo la mia personale opinione, vendere un marchio come l' Alfa Romeo è da Idi...ti, lasciando stare il made in Italy ecc. basta vedere per il centenario l'interesse mondiale da parte di tutti per l'Alfa. Secondo ancora la mia opinione è un marchio attualmente poco sfruttato, parlando da economista, perchè aime i modelli sono pochi e obsoleti per far fronte alla concorrenza. Pensate ai coupè di BMW e Audi tutte le varie versioni di berline aggiornate all' ultimo grido. Io sono innamorato della Brera e penso che acquisterò, ma non è certo un modello moderno !!! Chi non è Alfista opta per modelli più moderni e alla moda. Facciamo la moda ALFA ROMEO !!!!!
 
E' sostanzialmente quello che c'è scritto negli articoli e che ho riportato in home.

La cosa inquietante è che tempo fa Marchionne l'aveva detto durante un'intervista, ma a mo di frecciatina per Piech: "Vag vuole Alfa Romeo? Beh, se offrono 100 miliardi se ne può parlare... Ma ovviamente scherzo...". Adesso sembra una dichiarazione concreta, data ad un incontro riservato con "addetti ai lavori", non una battutaccia data ad un giornalista sibillino... Il problema è che Piech è li con la bava alla bocca...

Ad ogni modo vista tutta la carne al fuoco (Suv, MiTo ristilizzata, "Giulia" 4x4 che gira a Balocco) dubito anche io che si venda... Ma il dubbio c'è...

Piech è lì con la bava alla bocca...ed è vero, ed è anche vero che Marchionne non ha "ambiziosi progetti" per l'Alfa, sennò avremmo già visto qualcosa, invece di una riduzione di gamma...chissà che il "buon" Sergio non ci abbia fatto davvero un pensierino (a vendere)...
 
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Ecco qua ulteriori rumours e la risposta Fiat alle dichiarazioni di cessione... Sembra tutto fumo negli occhi... Bah...

Beh... La riduzione di gamma per forza... Mica ce le possiamo tirare avanti ad oltranza quelle che abbiamo... Più che altro la strategia di Marchionne di non proporre nuovi modelli durante la crisi la si sta un pò pagando... Sono quelli che servono, modelli nuovi... Ma non troppo tardi, sennò "perdiamo il treno" un'altra volta!

Comunque a me sembra una gran pubblicità, oltretutto ad essere obiettivi 159 male male non è e lo sanno tutti... Dichiarando che Giulia sarà migliore fa crescere le aspettative ed onestamente non mi stupirei di vederla prima del 2012... Marchionne su ste cose ci gioca, ormai si sa... Inizia anche a parlare da Purista: "159 non è una vera Alfa, ma l'erede rimedierà" :lol2: :lol2: :lol2:
 
Ultima modifica:
Eppure si potrebbe rispondere che è sempre più Alfa 159 di una Giulietta "made by Marchionne" o sbaglio?
 
Inizia anche a parlare da Purista: "159 non è una vera Alfa, ma l'erede rimedierà" :lol2: :lol2: :lol2:

E qui si sbaglia di grosso, la 159 è una vera Alfa, specialmente nella sfortuna, perchè come molte sue antenate, ad esempio le Alfa 6-33-75-90, è stata fatta in un momento di crisi economica e "con quello che c'era in casa", meno male che molti ingredienti erano comunque ottimi e si è ottenuto una buona auto.
Se a questo aggiungi che ha dovuto prendere l'eredità della 156, una best seller, carica di successi sportivi e con un handling ancora oggi riferimento, che è stata relativamente poco aggiornata e che viene anche criticata "in casa" nonostante debba stare ancora sul mercato almeno 18 mesi, direi che il quadro negativo è completo.

Uno degli errori recenti più gravi è stato proprio il non credere in 159 e GT.
 
la 33 e la 75 con quello che c'era in casa hanno venduto e parecchio. Io non paragonerei mai una 75 coi numeri di vendita di un'alfa 6 di ben altra categoria dei gente dell'epoca. E' come paragonare le vendite di un mercedes classe C e classe S.
La 159, è una bella macchina, ma è stata costruita a metà, tutta bellezza niente sostanza. La 156 io che sono uno di quelli che considere tutte le alfa delle fiat è l'unica auto sotto gestione fiat che apprezzo. Certo se avesse avuto una trazione posteriore...
 
la 33 e la 75 con quello che c'era in casa hanno venduto e parecchio. Io non paragonerei mai una 75 coi numeri di vendita di un'alfa 6 di ben altra categoria dei gente dell'epoca. E' come paragonare le vendite di un mercedes classe C e classe S.

Forse mi spiegato male ma non mi pare di aver confrontato le vendite dei modelli citati, il mio ragionamento era completamente diverso
 
«L'Alfa? Per 20 miliardi ci penso»

non mi sembra che abbiate già aperto una discussione su questa notizia pubblicata sul corriere della sera (eventualmente scusatemi), cosa ne pensate?

Marchionne a Los Angeles per il lancio della 500: «Ma la vendita del marchio del biscione è solo un'opzione»
Il Paese ha bisogno di «chiarezza e di certezze» e «serve stabilità politica», mentre la situazione attuale «non aiuta la gestione industriale del Paese». L'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, critica con queste parole, da Los Angeles, la mancanza di chiarezza in Italia (ma anche in Europa) e rileva come questa «situazione impatta sull'atteggiamento dei consumatori e dei clienti». Ai giornalisti che gli domandavano della possibile crisi di governo in Italia, Marchionne ha risposto: «Abbiamo una crisi che è possibile? O c'è una crisi o non c'è una crisi: la mancanza di chiarezza è quello che innervosisce il mondo intero. Le persone serie queste cose non le fanno. Noi abbiamo bisogno di stabilità per fare le cose e l'instabilità non aiuta a livello di clientela, ma non aiuta neanche la gestione industriale del paese. Abbiamo bisogno di certezze».

EVENTUALI CESSIONI - «L'Alfa Romeo non è in vendita ma se si presentassero con un assegno da 20 miliardi mi siederei al tavolo». Sergio Marchionne, l'ad della Fiat, ha così ribadito - a margine di un party organizzato dal Chrysler per lanciare la Fiat 500 in Nord America - che la vendita di Alfa Romeo, ma anche della Magneti Marelli e di una quota della Ferrari, rappresenta «solo un'opzione».

«CHRYSLER? MAI PARLATO DI FUSIONE» - Marchionne ha anche puntualizzato che non è vicina una fusione tra l'anima americana e quella italiana del gruppo: «Non ho mai detto che avremmo fuso» Fiat e Chrysler, ha detto l'ad. Fiat, dunque, non ha mai detto che ci sarà una fusione con l’azienda americana, ma questa resta una delle «possibili strade percorribili» nel futuro del Lingotto. «È una delle possibilità - ha spiegato Marchionne - come la possibilità di monetizzare una parte della Ferrari, una parte della Magneti Marelli. Sono tutte cose possibili, ma non abbiamo deciso di fare niente».

MIRAFIORI - Successivamente alla presentazione della 500 negli Usa Marchionne ha parlato anche della fabbrica italiana di Mirafiori: «L'obiettivo è quello di fare una proposta per Mirafiori che spero si concluderà prima di Natale perchè ovviamente non possiamo più aspettare. Siamo arrivati agli sgoccioli: continuo a dire a tutti quanti che il tempo corre e che noi dobbiamo investire per andare avanti. Se riusciamo a trovare le condizioni per farlo e garantirci la governabilità degli stabilimenti in Italia lo facciamo. Se non ci vogliono ce lo dicano, non è una minaccia ma sfortunatamente dobbiamo produrre. La 500 che vedete qui non ha avuto un minimo di intoppo a livello sindacale: è stata lanciata nei tempi previsti e con gli stessi costi. Questo tipo di affidabilità deve iniziare a scaturire anche in Italia. La Fiat è impegnata a portare avanti il discorso vediamo dove ci porta».

Redazione online CORRIERE DELLA SERA
 
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