Fiat e la strategia per l'Alfa Romeo

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Non ti capisco propio, nella discussione Progetto940 è pieno di tue critiche alla Giulietta, la Mito ti fà schifo e l'unica che si salverebbe non ha un motore degno della asua categoria e disapprovi quello che io dico.

E se vuoi te lo confermo. Non mi piacciono e mai mi piaceranno. Però vendono e questo è un bene, MiTo si difende, 149 va benissimo. Hai per caso seguito le vendite del 2010? Alfa Romeo del gruppo FGA è l'unica che va bene e si può dire grazie a Giulietta, ci sono buone possibilità che arrivi a totalizzare le vendite di tutto il brand quando aveva in listino sei modelli... Se vogliamo essere sinceri, io detesto anche i Suv, ma che Alfa ne abbia in programma uno va benissimo! E che si muovano per la miseria!

Personalmente, a parte l'estetica che è soggettiva e comunque dipende fortemente dall'Euro NCap, di 149 non digerisco la sospensione anteriore... Ma i clienti sono soddisfatti, Giulietta è tra le medie più vendute, 5 stelle ai crash test, giudizi positivi in tutta Europa... A me non piace? Però agli altri si ed al marchio fa bene! Quindi anche se mal volentieri piglio in c....... e pedalo!!! Oltretutto il segmento di appartenenza non è quello in cui Alfa deve eccellere per forza, quindi va bene così... Ovvio che debbano spingere di più sugli altri segmenti, sia come motori che come tecnica.

Tornando alle vendite, tutte le case nel 2010 hanno sofferto, comprese le teutoniche. C'è stata un minimo di ripresa solo negli ultimi 2 mesi, ma nulla di eccezionale e non in EU. Quindi mettere fuori modelli a profusione adesso vuol dire tenerseli nei piazzali. Marchionne fino ad ora ci ha preso, che abbia la palla di cristallo o un gran :ass: non lo so e la cosa mi ha stupito non poco dato che ero in prima fila nel denigrarlo... Prima di fare grandi numeri devi stabilizzare la situazione di tutto il gruppo, prendere il momento buono e poi buttare sul mercato il prodotto. Anche perchè ormai, le vendite le fai anche con la "moda", non basta più solo il prodotto buono...

@Quadrifoglio91: Si le pre-fiat andavano così bene che alla fine Alfa è tornata indipendente e libera... :eclipsee_Victoria:Ah no aspè... .: sgrat :. E' suonata la sveglia... :lachen001: :lachen001: :lachen001:

Basta dietrologia per cortesia, in questa discussione si è parlato più del passato che del presente e del futuro del marchio.
 
E se vuoi te lo confermo. Non mi piacciono e mai mi piaceranno. Però vendono e questo è un bene, MiTo si difende, 149 va benissimo. Hai per caso seguito le vendite del 2010? Alfa Romeo del gruppo FGA è l'unica che va bene e si può dire grazie a Giulietta, ci sono buone possibilità che arrivi a totalizzare le vendite di tutto il brand quando aveva in listino sei modelli... Se vogliamo essere sinceri, io detesto anche i Suv, ma che Alfa ne abbia in programma uno va benissimo! E che si muovano per la miseria!

Personalmente, a parte l'estetica che è soggettiva e comunque dipende fortemente dall'Euro NCap, di 149 non digerisco la sospensione anteriore... Ma i clienti sono soddisfatti, Giulietta è tra le medie più vendute, 5 stelle ai crash test, giudizi positivi in tutta Europa... A me non piace? Però agli altri si ed al marchio fa bene! Quindi anche se mal volentieri piglio in c....... e pedalo!!! Oltretutto il segmento di appartenenza non è quello in cui Alfa deve eccellere per forza, quindi va bene così... Ovvio che debbano spingere di più sugli altri segmenti, sia come motori che come tecnica.

Tornando alle vendite, tutte le case nel 2010 hanno sofferto, comprese le teutoniche. C'è stata un minimo di ripresa solo negli ultimi 2 mesi, ma nulla di eccezionale e non in EU. Quindi mettere fuori modelli a profusione adesso vuol dire tenerseli nei piazzali. Marchionne fino ad ora ci ha preso, che abbia la palla di cristallo o un gran :ass: non lo so e la cosa mi ha stupito non poco dato che ero in prima fila nel denigrarlo... Prima di fare grandi numeri devi stabilizzare la situazione di tutto il gruppo, prendere il momento buono e poi buttare sul mercato il prodotto. Anche perchè ormai, le vendite le fai anche con la "moda", non basta più solo il prodotto buono...

@Quadrifoglio91: Si le pre-fiat andavano così bene che alla fine Alfa è tornata indipendente e libera... :eclipsee_Victoria:Ah no aspè... .: sgrat :. E' suonata la sveglia... :lachen001: :lachen001: :lachen001:

Basta dietrologia per cortesia, in questa discussione si è parlato più del passato che del presente e del futuro del marchio.
Ok ora siamo già più daccordo così e con la frase si muovano per Dio hai racchiuso il mio pensiero......
 
Salone di Detroit - MARCHIONNE: "NON VENDEREMO NIENTE" - Mercato - Quattroruote

Il Salone di Detroit, quest'anno pieno di euforia come non capitava da quasi un decennio, non si è praticamente aperto che, appena passate da poco le 7:00 del mattino, Sergio Marchionne ha dato vita a un incontro con la stampa italiana, il cui succo lo leggete nelle note che seguono e che sono cariche di novità (o in alcuni casi di conferme) anche sui nuovi prodotti. Il manager ha parlato anche del problema dei rapporti difficili che la Fiat sta vivendo in Italia. Ovviamente, il parlato è del grande capo del Gruppo torinese.

Alfa Romeo. "Negli Usa lo sbarco del Biscione avverrà nel 2012, quasi certamente con la Giulia anche se l'obiettivo sarà quello di commercializzare tutta la gamma, quindi anche l'auto che si dovrebbe produrre a Torino se passerà il referendum indetto per il 14 gennaio".

Minacce. "Le scritte sui muri di Torino le considero una mancanza di civiltà. È ovvio che non mi fanno piacere e che mi preoccupano, ma prima di tutto le considero inopportune per l'Italia e per qualsiasi altro Paese. Io credo che nei rapporti industriali le ideologie vadano lasciate fuori".

Referendum. "Ribadisco che per noi l'obiettivo è il 51%. Se non si arriverà alla maggioranza la Fiat andrà a produrre altrove, ma tutti ci auguriamo che il buonsenso prevalga".

Landini. "È impensabile discutere con chi giudica che ogni cosa che si propone sia illeggittima: il piano industriale, il piano di sviluppo, il referendum…"

Piano per Mirafiori/1. "Quello che vogliamo mettere in piedi è a dir poco straordinario per un Paese in grande difficoltà come l'Italia. Noi parliamo di portare a costruire nel Bel Paese un nuovo produttore come Chrysler, pensiamo di dare lavoro a tutti gli operai Fiat, pensiamo al massimo possibile di modelli in produzione. Noi vogliamo produrre buone vetture e vogliamo che nascano a Mirafiori. Se però non le vorranno lì, le costruiremo altrove. Il problema è che in Chrysler ci sono tutti riconoscenti per quello che abbiamo fatto. Qui tutti vogliono poter lavorare. Per contro in Italia è sempre un problema. Informatevi: nel Michigan la pace in fabbrica è idilliaca. Il fatto è che negli Usa si studia un accordo con i sindacati e poi lo si porta avanti senza ridiscuterlo più. Noi puntiamo a fabbricare auto senza perdere soldi. In ogni azienda sana deve essere così. Altrimenti si salta in aria".

Piano per Mirafiori/2. "Lo stabilmento torinese va sfruttato al massimo delle sue potenzialità. Un miliardo di investimento cambia se si spalma su due turni oppure su tre, su cinque giornate lavorative oppure su sei. L'assenteismo da noi tocca punte inimmaginabili rispetto al resto del mondo, e questa non è certo una medaglia. Negli ultimi sette/otto anni abbiamo fatto tanto per migliorare le condizioni dei nostri operai nella linea di montaggio e invito chi non ci crede ad andare a controllare come si lavora altrove. Eppure nessuno ci riconosce il grande lavoro in questa direzione".

Governo. "Credo che il Governo italiano abbia fatto tutto quello che poteva fare in questo momento per il piano Fiat".

Chrysler. "Siamo appena saliti al 25% e ci sono tutte le possibilità che Fiat arrivi al 51% entro il 2011. Il potenziale ci sarebbe già adesso. Il mio impegno è restituire al più presto quanto spetta al Governo americano. D'altronde la cosa che più interessa ai governi americano e canadese è di riavere il loro denaro anche se con gli interessi che paghiamo potrebbe essere loro conveniente fare la cresta. Il fatto che il loro core business non è quello di prestare soldi e goderne gli interessi".

Condivisione. "Il principio di condividere gli utili aziendali con gli operai non mi dispiace. A tutte le parti deve interessare che un'azienda funzioni bene e faccia utili".

Cessioni. "Non venderemo niente. Lo dico, anzi lo urlo. Per il momento non ci sono prospettive al riguardo. E nemmeno la Ferrari andrà mai in borsa. Ci terremo i trattori, la Marelli, le macchine di movimento terra e l'Alfa Romeo. Sì, oggi per l'Alfa Romeo non c'è cifra, ce la terremo e la rilanceremo. Abbiamo investito troppi soldi per cedere qualcosa… Deve essere chiaro che Fiat può fare il meglio con Chrysler senza dover vendere niente".

Cina. "Il nuovo stabilimento sarà operativo nel 2012. Non state a riparlare della Cina: lì abbiamo commesso tanti errori ed è colpa nostra. Abbiamo scelto male i primi due partner ma con il terzo sta andando tutto bene. Arriveremo anche lì, tardi, ma recuperemo il possibile".

Auto elettrica. "Continuo a restare scettico su troppe problematiche legate a questa soluzione e sui costi esagerati per i clienti finali, ma l'anno prossimo qui a Detroit vi presenteremo una nostra auto in versione definitiva. Lo facciamo non per fede cieca ma per stare al passo con le nuove tecnologie, per sperimentare quello che c'è sul mercato in quanto a componentistica".

Auto ibrida. "Vedrete qualcosa nel 2013".

Lancia. "Nel 2012 arriveranno sia la Thema che la versione basata sulla 200 C. So che c'è scetticismo, ma quando vedrete le versioni per l'Europa, modificate negli interni, nelle sospensioni e nelle motorizzazioni resterete piacevolmente stupiti perché saranno estremamente evolute. Il salto in avanti per tutti i modelli ci sarà, però solo quando entrerà in linea la piattaforma Dodge, quella della Giulia, perché sarà perfetta per l'Europa. Lunga 4,64 metri, andrà a occupare quello spazio dove la Fiat è sempre stata carente".

Stile. "Conta soprattutto per l'Alfa Romeo e lì proveremo a dare il massimo; mentre motori, sospensioni, piacevolezza di guida e finiture di alto livello sono imprescindibili per tutti i modelli che verranno".

Da Detroit, Carlo Cavicchi

Salone di Detroit - MARCHIONNE: "NON VENDEREMO NIENTE" - Mercato - Quattroruote.

E blocca Alfa Romeo: "Escludo una cessione del marchio ci terremo stretto tutto. L'erede della 159 nel 2012"
Sergio Marchionne ha calamitato l'attenzione al salone di Detroit con una serie di dichiarazioni a effetto affrontando tutti i temi "caldi".
Prima di tutto, ha presentato le due nuove Chrysler che arriveranno in Europa col marchio Lancia: l'ammiraglia è la 300C, la berlina grande di cui ha rivelato il nome definitivo per il nostro paese: Lancia Thema. "Sarà la stessa Chrysler 300 esposta qui a Detroit modificata nei motori e nelle sospensioni e nel cambio - ha detto Marchionne - per adattarsi all'Europa. Gli interni no perché sono giá per qualità e finiture di livello europeo. E di questa arriverà nel 2013 anche una versione ibrida con cambio automatico a 8 marce, una trasmissione favolosa che farà tutto lei. Sarà solo berlina, non ne faremo una versione wagon".
Ma la novità più imminente per noi è la Chrysler 200C, una categoria appena sotto. Se la 300/Thema andrà a rivaleggiare con le BMW serie 5/Audi A6, la 200 è nella classe inferiore: quella della BMW serie 3 e Audi A4. "la 200C - ha detto Marchionne - arriverà già nel 2011". Ma non ha voluto confermare l'ipotizzato nome Flavia.
Più Marchionne ha spiegato le strategia per l'Alfa Romeo: "Escludo una cessione del marchio - ha detto a sorpresa - ci terremo stretto tutto. Abbiamo investito troppi soldi per cedere ora qualcosa. La nuova Alfa (quella che sostituisce la 159, ndr) che forse si chiamerà Giulia, la faremo su una piattaforma Dodge che sfrutta la piattaforma segmento C della Giulietta allargata e allungata per le necessitá delle auto Usa. Sarà lunga 4,60/4,65 metri. La venderemo dal 2012 anche in Usa assieme a tutte le Alfa esclusa la Mito, troppo piccola".
Infine Marchionne ha annunciato che la Fiat è salita al 25% della proprietà Chrysler grazie agli accordo col governo Usa. E poi ha ribadito che dal risultato della votazione fra i lavoratori di Mirafiori dipenderà il futuro della fabbrica. "Se il 51% di loro sta con noi nel referendum che avverrà tra pichi giorni investiremo per produrre li le nuove auto (le Jeep, ndr), altrimenti le faremo altrove". Niente compromessi. Un augurio che suona come una minaccia.
 
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Se rimane sui 4,65 metri significa che la nuova Giulia sarà lunga circa come la 159, buona cosa... le auto devono essere grandi dentro e non solo fuori.
 
non lo so , ormai non resta che aspettare ed evitare di fantasticare ..... mi sta quasi venendo un ulcera dal nervoso.
Un po sembra essere tutto deciso , poi la sentita , poi la smentita della smentita nonostante la smentita.
C'è da uscirci pazzi !!!

Non so neanche se essere contrario o d'accordo ( o meglio lo so , ma dipende dalle soluzioni che verranno applicate ) ... dipende da come andranno le cose .. per adesso aspetto e cerco di non pensarci !
 
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tutti questi "rumors" (e poi vedremo se sono solo tali) mi portano a pensare che in fondo Marchionne, per un buon prezzo, l'Alfa la vende eccome; e non mi stupirei se qualche contatto in tal senso sia già avvenuto. per quanto riguarda le varie dichiarazioni, quelle lasciano il tempo che trovano...la verità la conosce solo lui.
 
Comunque... anche se è OT, l'Iveco parla già da un pezzo tedesco visto che ha una sede produttiva, ad esempio tutti i mezzi di "soccorso" di Iveco sono fatti in Germania/Austria dalla "Iveco Magirus".

Peraltro è inutile dire a Fiat, in questo momento, un po' di cash non può che far comodo... anche se proprio da Detroit sia Marchionne che Elkann hanno smentito l'ipotesi di qualsiasi cessione significativa, probabilmente non è mai arrivata un offerta che "non si può rifiutare", e questo vale per Alfa come per Magneti Marelli, Iveco ecc.
 
Comunque... anche se è OT, l'Iveco parla già da un pezzo tedesco visto che ha una sede produttiva, ad esempio tutti i mezzi di "soccorso" di Iveco sono fatti in Germania/Austria dalla "Iveco Magirus"
La Magirus è sotto controllo Iveco, e quindi Fiat, da un bel pò ed ha tenuto gli stabilimenti che c'erano per un pò quindi niente di strano nella produzione...
 
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Non basta "un'offerta che non si puo' rifiutare", occorre un'analisi di vendite e di redditività su un periodo di almeno 5 anni.
Cedere Alfa vorrebbe dire che Mirafiori e Cassino non avrebbero più alcun senso - la capacità produttiva sarebbe ad anni luce dalla saturazione, garantendo almeno un decennio di perdite.
Cedere Alfa vorrebbe dire mettersi contro la grande maggioranza dei concessionari Fiat europei perché Alfa ha un peso significativo nelle vendite e ha un peso molto importante nei margini dei concessionari. E non sarà certo l'apporto di Jeep con i suoi numeri piccoli piccoli a potere rimpiazzare Alfa.
Cedere Alfa vorrebbe dire non potere saturare impianti e usare al massimo i concessionari in Nord America.
Non parliamo poi della tecnologia : senza Alfa la produzione del 3 litri turbodiesel non avrebbe senso. E Fiat ha appena comprato la metà di VM...
Devo continuare ?
 
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