2.2 Diesel Olio 0W20 oppure 0W30

Sì, non cambia niente.
Aggiungo che sono convinto che sia corretto rispettare le specifiche indicate dal costruttore, in quanto non sono mai stato d'accordo con quelli che cambiano l'olio convinti di saperne di più degli ingegneri che hanno progettato il motore. Però nel caso specifico io sinceramente preferirei lo 0W30 prescritto per la 210 CV anche per le altre motorizzazioni ed indipendentemente dall'adblue, dato che il motore è lo stesso e una gradazione più alta non può che proteggere meglio soprattutto se ci si da dentro nella guida. Non a caso praticamente tutti i preparatori che intervengono sui motori meccanicamente per aumentarne le prestazioni, prescrivono oli con gradazione a caldo maggiore.
A mio avviso più che gli ingegneri, andrebbe sentito il parere (reale) di un meccanico. Un Ingegnere ragiona e lavora su determinati parametri nei quali rientra anche la lubrificazione , oltre a inquinamento ecc. Un meccanico (serio) invece può dirti realmente come stanno le cose.
 
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A mio avviso più che gli ingegneri, andrebbe sentito il parere (reale) di un meccanico. Un Ingegnere ragiona e lavora su determinati parametri nei quali rientra anche la lubrificazione , oltre a inquinamento ecc. Un meccanico (serio) invece può dirti realmente come stanno le cose.
Il meccanico per quanto possa essere preparato e serio, non fa altro che riparare ciò che ha progettato e fatto realizzare un ingegnere.
 
I meccanici devono trovare i problemi perché le cose non funzionano.. ingegneri spesso non mettono nemmeno le mani sulla meccanica fanno tt al pc e sulla carta che spesso e diverso dalla realtà.. poi non sarà sempre così per carità… sarebbe utile sapere cosa direbbe una rettifica che fanno motori da mattina a sera..
 
Ad ognuno il proprio ruolo: non mischierei le cose. Un ingegnere progettista ha dei compiti ben diversi da un meccanico, perché non deve solo progettare un motore che funzioni (bene possibilmente), ma che sia economicamente sostenibile secondo il budget a disposizione, che sia realizzabile in grandi numeri (catena di montaggio, ecc.), su cui la rete di assistenza possa operare (con meno imprecazioni possibili), che sia adatto all'auto o alle auto a cui è destinato, ecc. ecc. Tutte cose fondamentali che un meccanico non può sapere. Poi che vi siano progetti fatti male, progettisti incapaci, come meccanici bravi e meccanici meno bravi, è pacifico.
 
Secondo me i meccanici validi della Rete di Assistenza possono dare un valido aiuto agli Uffici di Progetto, che comunque non si limitano a fare teoria davanti al PC, fanno test, smontano motori usati, analizzano. Solo migliorando la sinergia tra i 2 gruppi si possono migliorare i progetti: se c'e' un problema di lubrificazione, non è che il meccanico cambia tipo di olio e prova sulla pelle del Cliente, ma si risale la catena e qualcuno valuta azioni correttive, le prova e le manda avanti.
 
Secondo me i meccanici validi della Rete di Assistenza possono dare un valido aiuto agli Uffici di Progetto, che comunque non si limitano a fare teoria davanti al PC, fanno test, smontano motori usati, analizzano. Solo migliorando la sinergia tra i 2 gruppi si possono migliorare i progetti: se c'e' un problema di lubrificazione, non è che il meccanico cambia tipo di olio e prova sulla pelle del Cliente, ma si risale la catena e qualcuno valuta azioni correttive, le prova e le manda avanti.
Esattamente, e credo funzioni così (almeno spero). Nel dicembre 2021 ho trovato a Livigno un gruppo di collaudatori AR, impegnati nelle prove di diversi esemplari della Tonale, ancora tutti camuffati. E li vedevo spesso a cofani aperti smanettare con chiavi, tester, pc, ecc. Quindi credo che anche in fase di collaudo e prove su strada vi sia coordinazione tra varie figure di tecnici.
Poi per carità, tutto non funziona sempre bene e problemi vari si manifestano spesso quando cominciano a prodursi i grandi numeri, e ad errori o incognite progettuali si sommano quelli delle linee di produzione, controlli qualità ecc. Con le auto ormai nelle mani dei clienti...
 
Esattamente, e credo funzioni così (almeno spero). Nel dicembre 2021 ho trovato a Livigno un gruppo di collaudatori AR, impegnati nelle prove di diversi esemplari della Tonale, ancora tutti camuffati. E li vedevo spesso a cofani aperti smanettare con chiavi, tester, pc, ecc. Quindi credo che anche in fase di collaudo e prove su strada vi sia coordinazione tra varie figure di tecnici.
Poi per carità, tutto non funziona sempre bene e problemi vari si manifestano spesso quando cominciano a prodursi i grandi numeri, e ad errori o incognite progettuali si sommano quelli delle linee di produzione, controlli qualità ecc. Con le auto ormai nelle mani dei clienti...
appunto. E comunque se si suppone un problema con l'olio, il probelma deve risalire la catena che hai detto tu e la soluzione arrivare da là.
Lo faceva mio padre, capofficina in una grande concessionaria di macchine agricole; l'ho fatto io con apparati elettronici che installavo in condizioni ambientali critiche.
 
I materiali usati e il progetto del motore devono essere buoni.

L'olio é solo questione di gusti.
 
a me piace l'extravergine della sabina.
Forse bisognerebbe valutare le caratteristiche di un olio in base al trasferimento termico ed al punto di rottura del film oleoso in attrito radente.
Poi ci sarebbero tanti altri parametri; cito a solo titolo di esempio la temperatura di combustione dell'olio, che sembra banale ma determina la comparsa o meno di residui carboniosi nei punti ad alta temperatura del motore come potrebbero ad esempio essere le fasce dei pistoni.
In linea di massima un olio moderno ha ottime caratteristiche quando esce dalla linea di produzione, il problema è il degrado che subisce in un motore moderno.
Io cito sempre l'olio che fca mette nella 500 abarth: non è il migliore olio sulla terra, ma guarda caso hanno scelto una gradazione termica elevata che testimonia di un olio, di qualità quanto potrebbe esserlo uno 0w16, ma che, se sottoposto a stress massimali, si degrada più lentamente.
In definitiva si può tranquillamente usare un moderno olio 0w20 dal pacchetto additivi stratosferico, ma il pacchetto additivi infilato l'olio nella coppa ti lascia presto e così quell'olio che era ottimo non migliora invecchiando come il vino, ma prende presto d'aceto.
Qual'è allora la differenza con il 5w30, semplicemente che l'oliaccio prende d'aceto molto più lentamente e protegge anche quando non è più fresco di mescita. ;)
 
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a me piace l'extravergine della sabina.
Forse bisognerebbe valutare le caratteristiche di un olio in base al trasferimento termico ed al punto di rottura del film oleoso in attrito radente.
Poi ci sarebbero tanti altri parametri; cito a solo titolo di esempio la temperatura di combustione dell'olio, che sembra banale ma determina la comparsa o meno di residui carboniosi nei punti ad alta temperatura del motore come potrebbero ad esempio essere le fasce dei pistoni.
In linea di massima un olio moderno ha ottime caratteristiche quando esce dalla linea di produzione, il problema è il degrado che subisce in un motore moderno.
Io cito sempre l'olio che fca mette nella 500 abarth: non è il migliore olio sulla terra, ma guarda caso hanno scelto una gradazione termica elevata che testimonia di un olio, di qualità quanto potrebbe esserlo uno 0w16, ma che, se sottoposto a stress massimali, si degrada più lentamente.
In definitiva si può tranquillamente usare un moderno olio 0w20 dal pacchetto additivi stratosferico, ma il pacchetto additivi infilato l'olio nella coppa ti lascia presto e così quell'olio che era ottimo non migliora invecchiando come il vino, ma prende presto d'aceto.
Qual'è allora la differenza con il 5w30, semplicemente che l'oliaccio prende d'aceto molto più lentamente e protegge anche quando non è più fresco di mescita. ;)
Da possessore di Abarth confermo quanto detto sull olio... Il suo originale fa pena, infatti dopo poco rilascia morchie; cosa che il Mobil 1 non fa 💪
 
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