Distribuzione motori Twin Spark - Alfa 156

In realta è la cinghia dei servizi che sfilacciandosi ha fatto "scavalcare" la cinghia distribuzione ! Lei è ancora li al suo posto !

succede anche spesso , a volte anche con basse percorrenze, la cosa è più accentuata quando si percorrono zone polverose per lunghi periodi.
se da una parte hanno migliorato tantissimo i tendicinghia della distribuzione, mi pare ci siano state 5 o 6 evoluzioni da quando è nato questo motore , dall'altra hanno peggiorato i tendicinghia dei servizi , il cosiddetto galoppino, fornito dalla ben nota APV alla casa costruttrice.
Il galoppino nei primi modelli (cf2) , quelli col coperchio in alluminio per intenderci, montati su 145-5 , 155 e gtv , non si rimpevano perchè avevano l'intera struttura in metallo , però diventavano facilmente rumorosi per sfregamento, per ovviare a questo la struttura è stata indebolita a causa dell'aver interposto uno spessore in materiale plastico autolubrificante per renderlo silenzioso. Il fatto è che questo materiale è sottoposto ad eccessivo stress dovuto allo sfregamento e contemporaneamente alla tensione della cinghia, quindi si consuma rapidamente assotigliandosi e questo accade solo da un lato, quello caricato, il che riconduce ad un "coricamento" della spalla del cuscinetto col risultato di una cinghia che tocca su di esso solo da un fianco con ridotissima superficie di appoggio e conseguente sfilacciamento , con tutte le ulteriori conseguenze.

Spesso questo accade a causa di cinghie di concorrenza dove spesso i ricambisti non avendo la misura esatta ne forniscono una leggermente più corta, all'apparenza questo non cambia nulla ma la tensione è molto più elevata perchè la molla del tenditore lavora prossima al fine corsa . oltre a questo abbiamo parlato di polvere e impurità, perchè si insinua in mezzo allo spessore in plastica del galoppino e accellera di molto la rapidità di usura per l'incremento del potere abrasivo dato dalla polvere, inoltre la presenza di polvere si insinua in modo disuniforme e sopratutto discontinuo tra le gole della cinghia ( e tra i denti di quella della distribuzione) facendo fare lo straordinario al galoppino costretto a "scomodarsi" ogni volta che la cinghia da un balzo dovuto al passaggio delle impurità anche molto piccole sui ruotismi modificandone il diametro in quel punto e provocando una "frustata" alla cinghia in casi estremi.
ecco perchè si raccomanda di pulire sempre in modo maniacale tutti i ruotismi e le sedi durante le operazioni di manutenzione/riparazione .
consiglio di mettere sempre cinghie e cuscinetti originali, su questo ci sarebbe da fare lunghissimi post, magari un'altra volta :decoccio:
 
Ciao a tutti, non rispondo direttamente al problema, ma voglio fare un'osservazione.
Io ho da sempre usato motori con la catena di distribuzione che muore insieme al motore, praticamente non ha bisogno di manutenzione, di contro è rumorosa e quì sono d'accordo con voi che una a cinghia è piuttosto silenziona ed è non solo nell'Alfa Romeo, ma è anche in altre case.
Ci sono case non tutte però, che hanno adottato o una distribuzione idraulica o hanno sostituito la cinghia con un circuito-chiuso d'olio rimanendo silenzioso riducendo il problema di "rotture".
Cioè il mio messaggio è non sarebbe bene cercare soluzioni differenti?
 
Ciao a tutti, non rispondo direttamente al problema, ma voglio fare un'osservazione.
Io ho da sempre usato motori con la catena di distribuzione che muore insieme al motore, praticamente non ha bisogno di manutenzione, di contro è rumorosa e quì sono d'accordo con voi che una a cinghia è piuttosto silenziona ed è non solo nell'Alfa Romeo, ma è anche in altre case.
Ci sono case non tutte però, che hanno adottato o una distribuzione idraulica o hanno sostituito la cinghia con un circuito-chiuso d'olio rimanendo silenzioso riducendo il problema di "rotture".
Cioè il mio messaggio è non sarebbe bene cercare soluzioni differenti?


ciao andrea, le case si scervellano continuamente per cercare soluzioni differenti e innovative, purchè a parità di affidabilità i costi di produzione rimangano contenuti .
Il vecchi bialbero alfa era il massimo come affidabilità grazie alla rubusta e pesante catena ed i suoi ruotismi, non ne ho mai vista rotta una neanche di fronte a tantissime centinaia di migliaia di km di percorrenza, però presentava altri inconvenienti
( rumorosità, necessità a tiramenti periodici per via del tenditore fisso, variazione della fasatura dovuta allo stiramento che oltre un certo limite la rende molto rumorosa, pesantezza e ingombro ecc) altre case hanno tentato di "tornare" a questa soluzione ma nel tentativo di risolvere questi inconvenienti hanno reso l'affidabilità pessima, ne sono prova alcuni modelli senza fare nomi di alcune marche dove il tenditore automatico è comandato idraulicamente con l'olio del motore e funziona secondo un equilibrio pressorio assurdo, qualsiasi meccanico sa che in caso di trascuratezza del cambio olio e calo pressorio per altri motivi tra cui sopratutto sporcizia ( lo stesso motore dispone di una egr che è "una meraviglia" ) , il tenditore rimane lento e spesso, troppo spesso la sotilissima catena salta i piccoli dentini andando fuori fase, con gli ovvi risultati.
Ma ormai credo non passerà molto tempo per vedere attuate soluzioni date da nuove e recenti tecnologie, prima impensabili, esistono già alcune soluzioni valide ma grossomodo ancora in fase di sperimentazione, sia intese come comando ruotismi che come comando diretto sulle valvole. :decoccio:
 
Uno tra i tanti contro per la catena, è una massa in movimento che crea un buon attrito e nei cambiamenti di regime, il motore deve impiegare più energia, un pò come se andiamo a modificare il volano e confermo pure io che la catena quando diventa veramente rumorosa bisogna controllare il tenditore, io sul precedente motore lo feci a 250.000 kmt.
Per quanto riguarda soluzioni nuove io non escluderei una soluzione del passato, l'albero a camme nel banco con stecche che comandano i bilanceri nella testata, che con dei pistoncini idraulici come spessore tra bilancere e stecche, si può fare un'alzata variabile un pò come avviene nei motori multiair.
Per invece direttamente sulle valvole, un'ulteriore evoluzione del sistema common rail, ma dove circola olio e con elettrovalvole (come nei elettroiniettori) comanda l'apertura e chiusura delle valvole, diciamo a richiamo pneumatico, sarebbe anche questa una bella innovazione e oramai bisogna anche accettare che l'elettronica se usata intelligentemente non fa danni anzi abbassa i costi.
Quello che non sopporto sono i cuscinetti in plastica usati nei punti dove bisogna "dare" una curva alla cinghia, non per fare brutta publicità, dove se osservate la Opel vedete un tragitto tortuoso oppure la Mercedes, ma quì per fortuna sono tutti in metallo e se osservate con una cinghia si fa tutto e incide alla fine nei costi di manuntenzione.
Spero di non aver preso la tangenziale con questo lungo discorso......................
 
Uno tra i tanti contro per la catena, è una massa in movimento che crea un buon attrito e nei cambiamenti di regime, il motore deve impiegare più energia, un pò come se andiamo a modificare il volano e confermo pure io che la catena quando diventa veramente rumorosa bisogna controllare il tenditore, io sul precedente motore lo feci a 250.000 kmt.
Per quanto riguarda soluzioni nuove io non escluderei una soluzione del passato, l'albero a camme nel banco con stecche che comandano i bilanceri nella testata, che con dei pistoncini idraulici come spessore tra bilancere e stecche, si può fare un'alzata variabile un pò come avviene nei motori multiair.
Per invece direttamente sulle valvole, un'ulteriore evoluzione del sistema common rail, ma dove circola olio e con elettrovalvole (come nei elettroiniettori) comanda l'apertura e chiusura delle valvole, diciamo a richiamo pneumatico, sarebbe anche questa una bella innovazione e oramai bisogna anche accettare che l'elettronica se usata intelligentemente non fa danni anzi abbassa i costi.
Quello che non sopporto sono i cuscinetti in plastica usati nei punti dove bisogna "dare" una curva alla cinghia, non per fare brutta publicità, dove se osservate la Opel vedete un tragitto tortuoso oppure la Mercedes, ma quì per fortuna sono tutti in metallo e se osservate con una cinghia si fa tutto e incide alla fine nei costi di manuntenzione.
Spero di non aver preso la tangenziale con questo lungo discorso......................

no, è un'osservazione giusta con la quale concordo, anche l'alfa fino a poco tempo fa montava tutti i cuscinetti in metallo sia sui JTD che sui T spark , però se hai notato ultimamente hanno invertito le cose in entrambi i modelli di motori: il tenditore automatico della distribuzione prima era in plastica , ora è in acciaio , mentre il cuscinetto fisso prima era in acciaio ed ora la parte esterna dove appoggia la spalla della cinghia è in plastica, non sarebbe stato meglio tenerli tutti e due in acciaio? :decoccio:
 
L'acciao è una soluzione migliore, perchè è inossidabile e resistente e capisco che nell'esigenza di consumare poco carburante, con una distribuzione a cinghia consuma meno oltre a essere silenzioso, perchè è tra quelle soluzioni che richiede poco sforzo, credo che sia stata questa la soluzione più plausibile di quasi tutte le case.
Poi sui pro e contro l'elenco dei contro che hai fatto Paolo, s'intuisce che la sporcizia tende a far "aumentare" la circonferenza della puleggia portando allo sfilacciamento della cinghia lungo il suo percorso, è inevitabile, perchè diventa corta tra le pulegge e tenditore portando anche alla rottura e si ha dovuto l'esigenza di sigillare il più possibile.
 
, mentre il cuscinetto fisso prima era in acciaio ed ora la parte esterna dove appoggia la spalla della cinghia è in plastica, non sarebbe stato meglio tenerli tutti e due in acciaio? :decoccio:
E perchè no tutti e due in "plastica"? :confused:
Sembrerebbe che l'accoppiamento cinghia in gomma-plastica (che plastica non è ;)) potesse essere migliore in termine di usura e rumore...

Semmai il problema potrebbe derivare dall'accoppiamento del cuscinetto, per forza metallico, alla pista esterna in plastica.


Riconoscendoti una notevole esperienza in fatto di distribuzioni dei ns bialbero, quando salta la cinghia da cosa è statisticamente determinata?

Sarebbe interessante capire qual'è l'anello debole dellla catena (non intesa di distribuzione ;))

Ad esempio io credo che costituzionalmente una cinghia possa durare almeno il doppio di quanto indicato dal costruttore e che la prematura dipartita possa essere dovuta ad un montaggio errato (es. tensionamento errato) o alla contaminazione della stessa da olio... :confused:

:decoccio:

:decoccio:
 
I ts 60.000 km i jtd 120.000 km sempre a 5 anni (o 4 per uso gravoso); i materiali sono gli stessi per la cinghia ma i cuscinetti del ts fanno schifo e dopo le numerose rotture sulla 147 hanno dimezzato gli intervalli.

Quoto.

PS: Umbi mi spiace tantissimo, è una bella botta... :smiley_029: ma la cinghia servizi l'avevano sostituita ai tempi? tienici aggiornati.
 
E perchè no tutti e due in "plastica"? :confused:
Sembrerebbe che l'accoppiamento cinghia in gomma-plastica (che plastica non è ;)) potesse essere migliore in termine di usura e rumore...

Semmai il problema potrebbe derivare dall'accoppiamento del cuscinetto, per forza metallico, alla pista esterna in plastica.


Riconoscendoti una notevole esperienza in fatto di distribuzioni dei ns bialbero, quando salta la cinghia da cosa è statisticamente determinata?

Sarebbe interessante capire qual'è l'anello debole dellla catena (non intesa di distribuzione ;))

Ad esempio io credo che costituzionalmente una cinghia possa durare almeno il doppio di quanto indicato dal costruttore e che la prematura dipartita possa essere dovuta ad un montaggio errato (es. tensionamento errato) o alla contaminazione della stessa da olio... :confused:

:decoccio:

:decoccio:

Plastica-gomma è un accopiamento che vedo nei tappeti che strascinano, mettono in movimento, ma a velocità ridotte però ineffetti non hanno un logorio così marcato.
Parlo per esperienza personale, la cinghia per fare presa più angola la curva e meno ballerina diventa, cioè fare un giro di almeno 180° attorno alla puleggia e nel complesso dovrebbe abbracciare le due puleggie e belle grandi degli alberi a camme poi ritornare indietro e nel mezzo due tenditori che indirizzano al volano, cioè vedendo fargli fare una specie di T e dovrebbe stare in un ambiente a stagno come se ci fosse una catena a bagno nell'olio.

Credo che sia la costruzione migliore
.: sgrat :.
 
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Quoto.

PS: Umbi mi spiace tantissimo, è una bella botta... :smiley_029: ma la cinghia servizi l'avevano sostituita ai tempi? tienici aggiornati.

In pratica si è rotto un pezzo del tendicingia servizi, il quale ha rovinato la cinghia, un filettino si è arrotolato nella ruota dentata della cinghia distribuzione calettata sull'albero motore impedendole di fatto di essere trascinata dalla ruota.

Se non l'avessi visto io stesso non ci avrei creduto: Carter cinghia distribuzione perfettamente chiuso, cinghia e cuscinetti perfetti, un filettino del diametro di uno stuzzicadenti lungo 15 cm perfettamente arrotolato sulla ruota dentata sotto la cinghia distribuzione !! Che culo ehhh ??? :WC: :aktion073::aktion060: