Difatti ho detto che vale per tutte le marche , ma non ho mai detto che succede a tutti, però il fatto che accade significa che l'affidabilità dei Diesel è una "FAVOLA" del passato ....
Penso che problemi meccanici maggiori come la rottura di un albero motore siano più legati all'esecuzione fallace che ad un errore di progettazione od a una vulnerabilità specifica del motore diesel. In questi casi il costruttore ripara il danno nell'ambito della garanzia e quasi sempre lo fà anche se la garanzia è scaduta.
Il problema che poni potrebbe essere sintetizzato affermando che i vecchi motori diesel erano progettati per veicoli commerciali più o meno grandi e trasferiti su veicoli leggeri, quindi il progetto era finalizzato a durate pressoché infinite.
Chiaramente progettando un motore per vettura diesel leggera le case costruttrici non si pongono proprio più il problema della durata, in ambito di progetto è limitata a 250000 km. Il problema che si pone è che nel tempo anche questo obiettivo sembra raggiungibile solo sostituendo componenti soggetti ad un'usura precoce.
Questa usura nelle ultime generazioni di motori diesel sembra accentuata dall'adozione di soluzioni di ripiego volte a limitare le emissioni di inquinanti e soprattutto di co2. In questo senso ad esempio il passaggio dalla pompa bosch cp3 alla cp4, molto più performante visto che raggiunge 2000 bar, è stato deleterio.
Preciso che anche le pompe cp3 alcune volte non raggiungevano i km di fine vita motore, solo che avevano la cortesia di farsi notare perchè cominciavano a perdere gasolio dall'alberino e la puzza richiamava l'attenzione dell'utente.
Riguardo i turbocompressori, la nuova generazione sembra trapiantata direttamente dalle vetture da corsa, ma ovviamente lo stress dei materiali si paga. Aggiungiamoci che alcuni utenti si disinteressano completamente all'esigenza di evitare stress termici a questi componenti più delicati.