AlexMi
Super Alfista
- 16 Luglio 2018
- 2,458
- 2,316
- 164
- Regione
- Lombardia
- Alfa
- Giulia
- Motore
- 2.2 180cv AT8
Che l'offerta dei concorrenti sia più ampia è indubbio, ma partendo da zero da qualche parte dovevano iniziare, o no?Non sto affatto scherzando e non mi sembra un ragionamento assurdo.Un diesel non lo compri perchè spinge in alto, ma se ci sono concorenti che lo fanno, vuol dire che un diesel può spingere anche in alto. Mettiti nei panni del cliente "sportivo" BMW che scende dalla sua 320d per provare la Giulia. Abituato al suo che, nonostante sia un diesel, tira decisamente bene fino a ben oltre i 4000 giri, sente che il 2.2 AR in "alto" non tira allo stesso modo. Se poi ci aggiungi anche i quasi 200 cc in più, da qui a dire che "non va" ci mettono poco.
Allo stesso modo ricordiamoci che l'offerta delle concorrenti in campo motoristico è molto più ampia e che, seppur con cilindrate e frazionamenti maggiori, offrono prestazioni superiori.
AR, se vuole ritornare ai fasti del passato deve fornire anche motori con prestazioni di rilievo, superiori alle concorrenti. Non solo sulla top di gamma Q, che funziona bene come "ragazza immagine" ma poi i volumi di vendita si fanno con le "normali".
Per il resto non condivido, per me quando uscito il 2.2 180 cv era migliore di tutti i concorrenti diretti, se eroga 180 cv (o 190 come tutti sappiamo) a un regime inferiore non c'è bisogno di salire con i giri, soprattutto con un cambio a 8 marce. Spinge di più ai regimi inferiori, meglio così.
Anche perché altrimenti bisogna lapidare anche il benzina 280 cv che in proporzione al tipo di alimentazione spinge ancora meno in alto, e che invece è altrettanto ottimo.