Motore Multijet
Il motore multijet è un particolare propulsore Diesel turbocompresso ad iniezione diretta di carburante Common rail prodotto dalla Fiat.
Caratteristiche
La particolarità che ha distinto questo propulsore dai precedenti Diesel Common Rail è la combustione, più lenta e graduale a parità di gasolio bruciato all'interno del cilindro, ottenuta aumentando il numero delle iniezioni (da tre a cinque) per ogni singola combustione; rispetto ai precedenti sistemi di iniezione Common Rail, il Multijet prevede appunto l'introduzione di altri 2 tipi di iniezione (la Pilot e la Post), che permettono rispettivamente il controllo del motore a freddo e la rigenerazione del filtro anti-particolato. Questa evoluzione dell'iniezione diretta fa ottenere al motore un miglioramento delle prestazioni, in particolare ai bassi regimi e contemporaneamente ha permesso una diminuzione delle emissioni acustiche e inquinanti. Il tempo intercorrente tra due iniezioni successive è stato ridotto a 150 microsecondi, mentre la quantità minima di gasolio iniettato è passata da due millimetri cubi a meno di un millimetro cubo.
Le iniezioni vengono gestite da una sofisticata e "intelligente" centralina in grado di cambiare continuamente la logica di iniezione sulla base di tre parametri:
il numero dei giri del motore;
la coppia richiesta in quel momento;
la temperatura del liquido di raffreddamento.
Le pressioni di alimentazione del gasolio per il momento sono limitate a valori di 1400 bar (per il 70 CV) e di 1600 bar (per il 90 CV ed oltre), intese naturalmente come pressioni di set della centralina.
Versioni
Viene attualmente prodotto in tre versioni:
1.3 16v 4 cilindri (70cv, 180Nm)
1.3 16v 4 cilindri (90cv) (200Nm)
1.9 16v 4 cilindri (150cv, 320Nm) o con l'aggiunta di un quinto cilindro: 2.4 20v (200cv)
1.3
Specifiche tecniche
Alcuni di questi valori, in particolare per motori usati da case non del gruppo Fiat, possono differire minimamente a causa delle diverse tarature delle centraline di iniezione:
Normativa antinquinamento: Euro 4; Euro 3;
Massa: 130kg;
Lunghezza: 50cm;
Altezza: 65cm;
Volume cilindrata: 1248cc;
Numero cilindri: 4 in linea;
Alesaggio: 69,6mm;
Corsa: 82mm;
Numero valvole: 4 per cilindro;
Potenza massima: 66KW (90cv) a 4000 giri/minuto;
Coppia massima: 200Nm a 1750 giri/minuto;
Sovralimentazione con turbo a geometria variabile e Intercooler
Auto equipaggiate
Di seguito una lista di automobili che attualmente vengono equipaggiate con questo propulsore:
Fiat Doblò
Fiat Panda
Fiat Punto
Fiat Grande Punto
Fiat Idea
Lancia Ypsilon
Lancia Musa
Opel Agila
Opel Astra
Opel Corsa
Opel Meriva
Opel Tigra TwinTop
Suzuki Ignis
Suzuki Swift
Suzuki WagonR
1.9 16v (2.4 20v)
Specifiche tecniche
Alcuni di questi valori possono differire minimamente a causa delle diverse tarature delle centraline di iniezione:
Normativa antinquinamento: Euro 4 (Euro4);
Massa: 130kg (n.d.);
Lunghezza: 50cm (n.d.);
Altezza: 65cm (n.d.);
Volume cilindrata: 1910cc (2387)
Numero cilindri: 4 in linea (5 in linea)
Alesaggio: 82mm;
Corsa: 90,4mm;
Numero valvole: 4 per cilindro;
Potenza massima: 110KW, 150cv (147KW 200cv) a 4000 giri/minuto;
Coppia massima: 315Nm (400Nm) a 2000 giri/minuto;
Auto equipaggiate
Di seguito una lista di automobili che attualmente vengono equipaggiate con questo propulsore:
1.9
Alfa Romeo 147
Alfa Romeo 156
Alfa Romeo 159
Alfa Romeo GT
Cadillac BLS
Fiat Grande Punto
Fiat Stilo
Fiat Croma
Opel Astra
Opel Vectra
Opel Signum
Saab 9-3
2.4
Alfa Romeo 159
Alfa Romeo 166
Fiat Croma
Lancia Thesis
_______________________________________________________________________________________________
JTD o Common rail
Il common rail è una versione moderna del motore diesel ad iniezione diretta. È caratterizzato dalla presenza di un unico condotto ad alta pressione (oltre 1000 bar) per il combustibile che alimenta le valvole a solenoide sui cilindri. Nei precedenti motori ad iniezione diretta una pompa a bassa pressione alimenta gli iniettori o dei condotti ad alta pressione fino alle valvole controllate da un albero a camme o che si aprono grazie alla pressione esercitata dal combustibile su un corpo conico che ottura l'orifizio di iniezione e nebulizzazione vincendo così la forza della molla tarata (Tra i 350 e i 450 bar per i grandi motori navali e trai 750 e i 950 bar nei comuni motori per autotrazione) che lo mantiene in posizione di chiusura. Una terza generazione di motori diesel common rail utilizza iniettori piezoelettrici che permettono una maggiore accuratezza della quantità di carburante spruzzata ed una pressione fino a 1900 bar ed oltre .
Le valvole a solenoide o piezoelettriche permettono di controllare elettronicamente la durata dell'iniezione e la quantità di combustibile introdotta, inoltre l'alta pressione permette una migliore nebulizzazione del combustibile. Per ridurre la rumorosità di funzionamento del motore viene introdotta una piccola quantità pilota di combustibile prima dell'iniezione principale. Questa soluzione detta "preiniezione" permette al combustibile di iniziare a bruciare da un unico punto all'interno della camera di combustione, a differenza dei motori diesel tradizionali nei quali si creavano vari punti di accensione, dando origine così a numerosi fronti di fiamma che urtano tra loro. Evitando ciò, i common rail riescono a ridurre le rumorosità e gli elevati picchi di pressione ed ottengono una combustione più ordinata, grazie alla quale diminuiscono le emissioni di gas incombusti ed i consumi (circa il 15%) ed ha un sensibile aumento delle prestazioni (circa il 12%). Il sistema di preiniezione rende il common rail molto più simile ai motori ad accensione comandata (i comuni motori a benzina) che ad un tradizionale motore ad accensione spontanea (motore diesel). i motori più sofisticati possono effettuare fino a cinque iniezioni per ciclo, sono detti multijet.
Storia
Motori common rail sono stati utilizzati in passato sia in ambito navale che ferroviario, sulle locomotive. Il motore Cooper-Bessemer GN-8 (del 1942) è un esempio di motore diesel common rail ad azionamento idraulico, conosciuto anche come common rail modificato.
Il principio del motore "Common rail" ad iniezione diretta è stato sviluppato dai ricercatori del politecnico di Zurigo a partire dagli anni '30 ma non è stato applicato su delle autovetture fino al 1997: una pompa, indipendentemente dal regime di rotazione del motore, introduce del gasolio all'interno di una condotta (il "common rail" o collettore comune) e genera una pressione all'interno della stessa, che diventa un accumulatore idraulico, cioè una riserva di combustibile in pressione pronto per essere iniettato nei cilindri del motore.
La pre-industrializzazione del sistema "Common rail" è iniziata, nel 1990 dalla collaborazione tra Magneti Marelli, Centro Ricerche Fiat ed Elasis. Dopo le ricerche portate avanti dal Gruppo Fiat, il progetto venne ceduto nell'aprile 1994 alla ditta tedesca Robert Bosch AG per il completamento dello sviluppo e l'industrializzazione.
La Fiat aveva presentato, nel 1986, la prima vettura con motore a ciclo diesel con iniezione diretta, la Fiat Croma TD i.d.; a questa fece poi seguito, nell'ottobre del 1997, l'Alfa Romeo 156 JTD equipaggiata con un motore a ciclo diesel che lavorava con il sistema d'iniezione del combustibile "Common rail".
Fonte wikipedia, link http://it.wikipedia.org/wiki/Multijet e http://it.wikipedia.org/wiki/Common_rail
Il motore multijet è un particolare propulsore Diesel turbocompresso ad iniezione diretta di carburante Common rail prodotto dalla Fiat.
Caratteristiche
La particolarità che ha distinto questo propulsore dai precedenti Diesel Common Rail è la combustione, più lenta e graduale a parità di gasolio bruciato all'interno del cilindro, ottenuta aumentando il numero delle iniezioni (da tre a cinque) per ogni singola combustione; rispetto ai precedenti sistemi di iniezione Common Rail, il Multijet prevede appunto l'introduzione di altri 2 tipi di iniezione (la Pilot e la Post), che permettono rispettivamente il controllo del motore a freddo e la rigenerazione del filtro anti-particolato. Questa evoluzione dell'iniezione diretta fa ottenere al motore un miglioramento delle prestazioni, in particolare ai bassi regimi e contemporaneamente ha permesso una diminuzione delle emissioni acustiche e inquinanti. Il tempo intercorrente tra due iniezioni successive è stato ridotto a 150 microsecondi, mentre la quantità minima di gasolio iniettato è passata da due millimetri cubi a meno di un millimetro cubo.
Le iniezioni vengono gestite da una sofisticata e "intelligente" centralina in grado di cambiare continuamente la logica di iniezione sulla base di tre parametri:
il numero dei giri del motore;
la coppia richiesta in quel momento;
la temperatura del liquido di raffreddamento.
Le pressioni di alimentazione del gasolio per il momento sono limitate a valori di 1400 bar (per il 70 CV) e di 1600 bar (per il 90 CV ed oltre), intese naturalmente come pressioni di set della centralina.
Versioni
Viene attualmente prodotto in tre versioni:
1.3 16v 4 cilindri (70cv, 180Nm)
1.3 16v 4 cilindri (90cv) (200Nm)
1.9 16v 4 cilindri (150cv, 320Nm) o con l'aggiunta di un quinto cilindro: 2.4 20v (200cv)
1.3
Specifiche tecniche
Alcuni di questi valori, in particolare per motori usati da case non del gruppo Fiat, possono differire minimamente a causa delle diverse tarature delle centraline di iniezione:
Normativa antinquinamento: Euro 4; Euro 3;
Massa: 130kg;
Lunghezza: 50cm;
Altezza: 65cm;
Volume cilindrata: 1248cc;
Numero cilindri: 4 in linea;
Alesaggio: 69,6mm;
Corsa: 82mm;
Numero valvole: 4 per cilindro;
Potenza massima: 66KW (90cv) a 4000 giri/minuto;
Coppia massima: 200Nm a 1750 giri/minuto;
Sovralimentazione con turbo a geometria variabile e Intercooler
Auto equipaggiate
Di seguito una lista di automobili che attualmente vengono equipaggiate con questo propulsore:
Fiat Doblò
Fiat Panda
Fiat Punto
Fiat Grande Punto
Fiat Idea
Lancia Ypsilon
Lancia Musa
Opel Agila
Opel Astra
Opel Corsa
Opel Meriva
Opel Tigra TwinTop
Suzuki Ignis
Suzuki Swift
Suzuki WagonR
1.9 16v (2.4 20v)
Specifiche tecniche
Alcuni di questi valori possono differire minimamente a causa delle diverse tarature delle centraline di iniezione:
Normativa antinquinamento: Euro 4 (Euro4);
Massa: 130kg (n.d.);
Lunghezza: 50cm (n.d.);
Altezza: 65cm (n.d.);
Volume cilindrata: 1910cc (2387)
Numero cilindri: 4 in linea (5 in linea)
Alesaggio: 82mm;
Corsa: 90,4mm;
Numero valvole: 4 per cilindro;
Potenza massima: 110KW, 150cv (147KW 200cv) a 4000 giri/minuto;
Coppia massima: 315Nm (400Nm) a 2000 giri/minuto;
Auto equipaggiate
Di seguito una lista di automobili che attualmente vengono equipaggiate con questo propulsore:
1.9
Alfa Romeo 147
Alfa Romeo 156
Alfa Romeo 159
Alfa Romeo GT
Cadillac BLS
Fiat Grande Punto
Fiat Stilo
Fiat Croma
Opel Astra
Opel Vectra
Opel Signum
Saab 9-3
2.4
Alfa Romeo 159
Alfa Romeo 166
Fiat Croma
Lancia Thesis
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JTD o Common rail
Il common rail è una versione moderna del motore diesel ad iniezione diretta. È caratterizzato dalla presenza di un unico condotto ad alta pressione (oltre 1000 bar) per il combustibile che alimenta le valvole a solenoide sui cilindri. Nei precedenti motori ad iniezione diretta una pompa a bassa pressione alimenta gli iniettori o dei condotti ad alta pressione fino alle valvole controllate da un albero a camme o che si aprono grazie alla pressione esercitata dal combustibile su un corpo conico che ottura l'orifizio di iniezione e nebulizzazione vincendo così la forza della molla tarata (Tra i 350 e i 450 bar per i grandi motori navali e trai 750 e i 950 bar nei comuni motori per autotrazione) che lo mantiene in posizione di chiusura. Una terza generazione di motori diesel common rail utilizza iniettori piezoelettrici che permettono una maggiore accuratezza della quantità di carburante spruzzata ed una pressione fino a 1900 bar ed oltre .
Le valvole a solenoide o piezoelettriche permettono di controllare elettronicamente la durata dell'iniezione e la quantità di combustibile introdotta, inoltre l'alta pressione permette una migliore nebulizzazione del combustibile. Per ridurre la rumorosità di funzionamento del motore viene introdotta una piccola quantità pilota di combustibile prima dell'iniezione principale. Questa soluzione detta "preiniezione" permette al combustibile di iniziare a bruciare da un unico punto all'interno della camera di combustione, a differenza dei motori diesel tradizionali nei quali si creavano vari punti di accensione, dando origine così a numerosi fronti di fiamma che urtano tra loro. Evitando ciò, i common rail riescono a ridurre le rumorosità e gli elevati picchi di pressione ed ottengono una combustione più ordinata, grazie alla quale diminuiscono le emissioni di gas incombusti ed i consumi (circa il 15%) ed ha un sensibile aumento delle prestazioni (circa il 12%). Il sistema di preiniezione rende il common rail molto più simile ai motori ad accensione comandata (i comuni motori a benzina) che ad un tradizionale motore ad accensione spontanea (motore diesel). i motori più sofisticati possono effettuare fino a cinque iniezioni per ciclo, sono detti multijet.
Storia
Motori common rail sono stati utilizzati in passato sia in ambito navale che ferroviario, sulle locomotive. Il motore Cooper-Bessemer GN-8 (del 1942) è un esempio di motore diesel common rail ad azionamento idraulico, conosciuto anche come common rail modificato.
Il principio del motore "Common rail" ad iniezione diretta è stato sviluppato dai ricercatori del politecnico di Zurigo a partire dagli anni '30 ma non è stato applicato su delle autovetture fino al 1997: una pompa, indipendentemente dal regime di rotazione del motore, introduce del gasolio all'interno di una condotta (il "common rail" o collettore comune) e genera una pressione all'interno della stessa, che diventa un accumulatore idraulico, cioè una riserva di combustibile in pressione pronto per essere iniettato nei cilindri del motore.
La pre-industrializzazione del sistema "Common rail" è iniziata, nel 1990 dalla collaborazione tra Magneti Marelli, Centro Ricerche Fiat ed Elasis. Dopo le ricerche portate avanti dal Gruppo Fiat, il progetto venne ceduto nell'aprile 1994 alla ditta tedesca Robert Bosch AG per il completamento dello sviluppo e l'industrializzazione.
La Fiat aveva presentato, nel 1986, la prima vettura con motore a ciclo diesel con iniezione diretta, la Fiat Croma TD i.d.; a questa fece poi seguito, nell'ottobre del 1997, l'Alfa Romeo 156 JTD equipaggiata con un motore a ciclo diesel che lavorava con il sistema d'iniezione del combustibile "Common rail".
Fonte wikipedia, link http://it.wikipedia.org/wiki/Multijet e http://it.wikipedia.org/wiki/Common_rail