Off-Topic: cabaret zone - messaggi esilaranti e divertenti

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Ovviamente l'ignoranza non ha confini geografici.
Quest'anno il giro parte da Gerusalemme, a 70 anni dalla proclamazione dello Stato Ebraico ed è dedicato alla figura di Gino Bartali il ciclista eroe che Israele ha voluto tra i suoi Giusti per l’impegno di assistenza e per le numerose iniziative intraprese a favore degli ebrei perseguitati dal nazifascismo. Il testimonial d’eccezione per un paese che ha imparato a conoscere questa disciplina, per lungo tempo assai poco considerata, proprio grazie alle imprese extra-agonistiche del campione di Ponte a Ema. Lo Yad Vashem, il Memoriale di Gerusalemme sul cui muro è impresso anche il nome di Gino, riconosciuto come Giusto tra le nazioni nel settembre del 2013, sarà tra i luoghi toccati dalla corsa. E nel modo più solenne.
Tre in tutto le tappe previste in Israele, prima del trasferimento in Italia. Una vera e propria «corsa per la pace». Lo sport come veicolo di valori positivi, oltre ogni conflittualità e divergenza.
Ma per un calciatore ed una quota cospicua di tifosi di calcio, questa è solo UTOPIA.
 
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Boh, non lo condivido
 
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Ovviamente l'ignoranza non ha confini geografici.
Quest'anno il giro parte da Gerusalemme, a 70 anni dalla proclamazione dello Stato Ebraico ed è dedicato alla figura di Gino Bartali il ciclista eroe che Israele ha voluto tra i suoi Giusti per l’impegno di assistenza e per le numerose iniziative intraprese a favore degli ebrei perseguitati dal nazifascismo. Il testimonial d’eccezione per un paese che ha imparato a conoscere questa disciplina, per lungo tempo assai poco considerata, proprio grazie alle imprese extra-agonistiche del campione di Ponte a Ema. Lo Yad Vashem, il Memoriale di Gerusalemme sul cui muro è impresso anche il nome di Gino, riconosciuto come Giusto tra le nazioni nel settembre del 2013, sarà tra i luoghi toccati dalla corsa. E nel modo più solenne.
Tre in tutto le tappe previste in Israele, prima del trasferimento in Italia. Una vera e propria «corsa per la pace». Lo sport come veicolo di valori positivi, oltre ogni conflittualità e divergenza.
Ma per un calciatore e una quota cospicua di tifosi di calcio, questa è solo UTOPIA.
Confesso la mia ignoranza, ma non condivido comunque!
 
Confesso la mia ignoranza, ma non condivido comunque!
In merito all'ignoranza mi riferivo al calciatore....., poi ognuno è libero di trarre le sue considerazioni. Non è mia intenzione andare OT essendo questo thread puramente goliardico, quindi non aggiungo altro.
 
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Ovviamente l'ignoranza non ha confini geografici.
Quest'anno il giro parte da Gerusalemme, a 70 anni dalla proclamazione dello Stato Ebraico ed è dedicato alla figura di Gino Bartali il ciclista eroe che Israele ha voluto tra i suoi Giusti per l’impegno di assistenza e per le numerose iniziative intraprese a favore degli ebrei perseguitati dal nazifascismo. Il testimonial d’eccezione per un paese che ha imparato a conoscere questa disciplina, per lungo tempo assai poco considerata, proprio grazie alle imprese extra-agonistiche del campione di Ponte a Ema. Lo Yad Vashem, il Memoriale di Gerusalemme sul cui muro è impresso anche il nome di Gino, riconosciuto come Giusto tra le nazioni nel settembre del 2013, sarà tra i luoghi toccati dalla corsa. E nel modo più solenne.
Tre in tutto le tappe previste in Israele, prima del trasferimento in Italia. Una vera e propria «corsa per la pace». Lo sport come veicolo di valori positivi, oltre ogni conflittualità e divergenza.
Ma per un calciatore e una quota cospicua di tifosi di calcio, questa è solo UTOPIA.
sapevo di bartali "giusto" ma mi mancava il contorno storico...
iniziativa lodevole e come dici tu lo sport deve in primis unire e non dividere.. però come alex non condivido: giro d'italia? nasce e muore in italia..
 
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In merito all'ignoranza mi riferivo al calciatore....., poi ognuno è libero di trarre le sue considerazioni. Non è mia intenzione andare OT essendo questo thread puramente goliardico, quindi non aggiungo altro.
No,figurati.....io sono contento quando posso imparare qualcosa infatti prima della tua risposta anche io mi chiedevo il perché di questa partenza in terra straniera....ora lo so, ma non lo condivido comunque non per il grande Gino ma per l'omaggio alla fondazione di uno stato che, secondo me è ribadisco secondo me, non è l'esempio di pace e fratellanza
 
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In merito all'ignoranza mi riferivo al calciatore....., poi ognuno è libero di trarre le sue considerazioni. Non è mia intenzione andare OT essendo questo thread puramente goliardico, quindi non aggiungo altro.
il calciatore non c'entra.. è un'espressione abbastanza dubbiosa di messi durante una partita per una decisione arbitrale.. a qst fermo immagine hanno assiciato la qualunque..
 
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