Un convento di Francescani e uno di Gesuiti sono confinanti.
Sul confine un albero di mele che, quando sono mature, si dividono fraternamente.
Ma un anno le mele scompaiono. I Francescani accusano i Gesuiti, i Gesuiti i Francescani fino a che interviene il Vescovo.
"Vergogna!" tuona. "Con tutto quello che succede al mondo voi litigate per quattro mele!" "Domani due di voi verranno da me a discutere in silenzio, a gesti, di teologia. Chi vincerà avrà le mele d'ora in poi. Gli altri solo pane, acqua ed esercizi spirituali!!"
Naturalmente i Gesuiti gongolano e i Francescani, sentendosi perduti, mandano un semplice cuoco. Perso per perso...
Il giorno dopo, nel cortile dell'Arcivescovado, dietro a un enorme tavolo siede il Vescovo. Ma il cortile è strapieno di Gesuiti e Francescani corsi a vedere.
Inizia il Gesuita col porre una mela sul tavolo.
Il Francescano fruga sotto il saio e mette un pane.
Il Gesuita trasale e fa segno "uno" col pollice.
Il Francescano fa segno "due"
Il Gesuita "tre"
Il Francescano ci pensa un attimo e poi, alzatosi il saio, mette il membro sul tavolo.
Il Vescovo stà per dire qualcosa esterefatto quando il Gesuita rompe il silenzio e dichiara: "davanti a tale eloquenza teologica mi dichiaro battuto..."
Il Vescovo, senza aver capito cosa sia successo, tra il boato di gioia dei Francescani e le facce tristi dei Gesuiti sospira e risponde: "sia fatta la volontà di Dio!" E si ritira.
La sera, mentre i Gesuiti pregano e mangiano pane e acqua, il più anziano domanda: "ci è sfuggito qualcosa della vostra dotta disquisizione, vorresti spiegarcela?" "Vedete, fratelli" risponde il dotto "io ho porto la mela del peccato originale e il Francescano subito il Pane della Redenzione. "Allora ho chiesto": "vuoi forse parlare del Padre?" e il Francescano "Padre e Figlio..." e io: "allora della Trinità?" e il Francescano "no, solo della parte che si è sustanziata attraverso l'Uomo..."
"A questo punto ho capito di aver davanti un avversario imbattibile e ho rinunciato..."
I Gesuiti assentono e silenziosi riprendono a pregare...
Nel convento dei Francescani l'atmosfera è diversa: cantano, pregano, ridono e mangiano di gusto.
Il più anziano però domanda: "ci è sfuggito qualcosa della vostra dotta disquisizione, vorresti spiegarcela?".
E il cuoco: "beh, lui ha iniziato col dire che le mele erano loro e io ho risposto che noi potevamo mangiarci il pane...". "poi lui ha detto che mi metteva un dito nell'occhio al che ho risposto che io gliene ficcavo due e lui che me ne metteva tre".
"Non ci ho visto più e ho risposto: "col c...o che ci riesci!"
Ma adesso godiamoci le mele e non pensiamoci più!